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 2004  settembre 16 Giovedì calendario

Rodriguez Michelle

• Bexar County (Stati Uniti) 12 luglio 1978. Attrice • «La Vin Diesel al femminile [...] è donna al 100 per cento, nonostante l’immagine dei suoi film: pugile in Girlfight, il piccolo film che l’ha lanciata [...] pilota coatta in Fast and Furious; cacciatrice di zombie in Resident Evil [...] Ma dietro la scorza del maschiaccio si agita una ragazza dolce e insicura. ”A Jersey City, dove sono cresciuta, avevo la nomea del bullo”, racconta: ”Portavo sempre jeans con le mutande boxer fuori. Era il mio sistema di difesa contro la paura di essere quella sexy che i ragazzi si vogliono scopare. Invece mi consideravano una di loro”. Americana di origine portoricana (il padre) e dominicana (la madre), nata in Texas ma cresciuta in New Jersey, la Rodriguez vanta quel mix multietnico e la sfrontatezza globale su cui un personaggio come Diesel (mezzo nero, mezzo italiano, mezzo chissà) ha fatto perno per la sua popolarità. La sua presenza carismatica evoca, secondo alcuni, una versione femminile del giovane Marlon Brando. [...] Dopo un’infanzia che l’ha portata dal Texas a Porto Rico fino alla Repubblica Dominicana, a dieci anni la Rodriguez approda con la famiglia (ha sei fratelli e sorelle), a Jersey City. A 17 anni lascia il liceo, e inizia a lavorare come comparsa. Sta quasi per abbandonare il sogno di diventare attrice, quando si presenta a un casting pubblico per il ruolo della liceale che trova la sua realizzazione nel pugilato in Girlfight. Il film, presentato a Sundance nel 2000, diventa un evento nel circuito degli indipendenti e fa della Rodriguez, che esibisce un curioso mix di durezza e sex appeal, un nuovo volto con cui fare i conti. ”C’è una parte di me che è così Jersey City, così ghetto”, dice Michelle, ”e un’altra che è fanatica della fantascienza e della cultura popolare. C’è poi una parte di me che piange per Lilo e Stich”. Se le si chiede qual è la sua attrice favorita, la sua risposta non è meno sorprendente. ”Ogni volta che vedo Jessica Tandy sullo schermo mi commuovo”, dice riferendosi all’indimenticata protagonista di A spasso con Daisy: ”Jessica era incredibile. Per me è una vera ispirazione”. Poi cambia registro. ”Non mi faccio illusioni col mondo del cinema: i produttori non sembra siano capaci di vedere niente in me oltre la mia forza... Ma non mi lamento: la maggior parte dei ruoli di donna nel cinema mi fa venire il voltastomaco. Hollywood tende sempre al troppo soffice o al troppo duro. E allora io scelgo il duro: non c’è sostanza nella morbidezza”» (Silvia Bizio, ”L’Espresso” 26/9/2002).