14 settembre 2004
Tags : Amancio. Ortega
Ortega Amancio
• Nato a Leon (Spagna) il 28 marzo 1936. Imprenditore. «Non provate a chiedergli di annodarsi una cravatta: forse non l’ha mai fatto. Odia gli abiti, veste in modo monotono, camicia Oxford e pantaloni grigi. Eppure Amancio Ortega è l’uomo più ricco di Spagna [...] Soprattutto, è il padrone di un grande impero dell’abbigliamento, presente ormai su scala planetaria. Il nome del gruppo - Inditex - probabilmente non dice granché, ma la sua prima e più importante creatura, Zara, è un marchio ormai entrato nella leggenda, con più di 400 negozi in 30 paesi d’Europa, America, Medio Oriente e Giappone. [...] Il suo segreto sta in poche parole chiave: innovazione, creatività, flessibilità, disegno di qualità (è capace di realizzare in 15 giorni il lancio di una nuova collezione, dal disegno alla commercializzazione). Ormai i concorrenti spagnoli non sono più in grado di stargli dietro, i veri rivali sono all’estero: Gap, Benetton, H&M. Non ha mai fatto pubblicità alla sua azienda e non ne ha mai avuto bisogno. La pubblicità, quando arriva, è sempre gratuita: da Cindy Crawford che visita una sua boutique canadese, a Chelsea Clinton che, durante un viaggio presidenziale in Turchia cambia l’itinerario della tappa ad Ankara per andare a fare acquisti da Zara, per sé e per la mamma Hillary. L’idea di partenza è semplice: dare al cliente quello che chiede, democratizzare l’idea della moda. All’inizio, i suoi disegnatori erano donne, che andavano a spiare le sfilate di moda, copiavano e riproducevano su tessuti di minor valore. Ora sono i suoi 200 disegnatori che dettano le nuove tendenze. Nonostante tutto - il denaro, il successo, la fama [...] continua a considerarsi un uomo comune. Spesso lo si vede passeggiare senza scorta nel centro di La Coruña, la sua città dove [...] mosse i primi passi, lavorando prima come commesso in una camiceria, poi in una merceria. La giornata la trascorre in fabbrica, compreso il pranzo alla mensa aziendale. Spese personali, poche: unica eccezione gli aerei. [...] Sulle origini della sua fortuna si è detto di tutto: navi fantasma in acque internazionali con sarte ridotte in schiavitù, rapporti con i narcos. Solo voci, nessuna prova [...]» (Alessandro Oppes, ”L’Espresso” 31/5/2001).