13 settembre 2004
Tags : Sari. Nusseibeh
Nusseibeh Sari
• Nato a Gerusalemme (Israele) nel 1949. «Intellettuale palestinese, sostenitore da sempre della pratica della non violenza. [...] Provocatore nato, intellettuale fervido, anticonformista, venne alla ribalta nel ’87, alla vigilia della prima intifada con una proposta che fece scandalo: ”Chiediamo l’annessione a Israele, in quanto paese democratico, sarà costretto a farci votare. Dal nostro voto nascerà uno Stato binazionale”. Venne bastonato dai suoi studenti dell’Università di Bir Zeit. Nusseibeh discende da una delle più antiche famiglie di Gerusalemme, di quelle che hanno fatto la storia di questa martoriata terra. ”I miei avi sono arrivati in Palestina intorno al 636 al seguito del Califfo Omar”, dice con orgoglio. Ma soprattutto ”ho ereditato un grande senso di appartenenza che trova le proprie radici nella città di Gerusalemme. Tutto ciò mi incute una totale sicurezza e fiducia in quello che faccio”. [...] carattere scostante e razionale sa di vivere nel posto più cruciale del mondo e di essere un anello di congiunzione tra due mondi, quello occidentale e quello musulmano. La sua forza? Parla la lingua dell’Occidente. Studi filosofici a Oxford e Harvard, ma allo stesso tempo, da buon musulmano, non beve alcolici e prega cinque volte al giorno verso la Mecca. Rettore dell’Università di Al Qods, è un intellettuale molto rispettato dai colleghi israeliani. Quando espresse la sua contrarietà alla guerra del Golfo e venne arrestato, ci fu un coro di proteste sulla stampa israeliana. [...]» (Dina Nascetti, ”L’Espresso” 4/7/2002).