13 settembre 2004
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Chong Ping
• Nato a Toronto (Canada) nel 1946. Regista. Di teatro. «Figlio d’arte (il padre era un librettista, e la madre una star dell’opera cinese) [...] ha studiato a fondo cinema e opera classica prima di incontrare Meredith Monk, ed apprendere dal suo insegnamento la possibilità di far convivere forme diversissime di spettacolo e di espressione artistica. [...] Una delle mia definizioni che circola dai tempi di Children of War è quella di ”attivista sociale”. Non posso né voglio smentirlo, ma continuo a ripetere che credo nella evoluzione costante dei linguaggi e che non mi sono mai tirato indietro di fronte alla potenzialità politica di un allestimento [...] Sono convinto che l’arte non si possa descrivere [...] una esplorazione sugli effetti che hanno la storia, la cultura e l’etnicità sulle vite degli individui all’interno di una comunità. Da artista della diaspora quale sono, mi interessa rappresentare il modo in cui percepiamo gli altri, e come ogni comunità raccolga energie e tensioni”. Fino a dicitottanni [...] ha visto unicamente spettacoli dell´opera cinese. ”Vivevo nella Chinatown di Manhattan, che rappresenta una realtà insulare ma nello stesso tempo aperta alle influenze esterne. Il mio lavoro è legato a quella esperienza e ad una riflessione continua: ogni cultura è relativa, ma noi la viviamo come se fosse assoluta [...] Il cinema mi ha segnato al punto che ho seriamente pensato di diventare un regista. Amo tuttora Mizoguchi ed Ozu come Godard, Rossellini ed Antonioni”» (Antonio Monda, ”la Repubblica” 13/9/2004).