varie, 12 settembre 2004
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Okogie Anthony
• Olubunni Lagos (Nigeria) 16 giugno 1936. Cardinale. «Il 5 giugno 1971, non ancora trentacinquenne e sacerdote da meno di cinque anni, è stato nominato Vescovo titolare di Mascula e ausiliare della Diocesi di Oyo. Oyo, diocesi a nord di Lagos, prevalentemente musulmana, è stata evangelizzata dai Missionari d’Africa (Padri Bianchi). Il 29 agosto 1971, a Osogbo, il Vescovo Owen Mc Coy lo ha ordinato Vescovo e gli ha impartito anche gli ultimi insegnamenti della sua formazione. Sette mesi dopo, il 13 marzo 1972, l’Arcivescovo di Lagos, Mons. John Aggey, morì improvvisamente. Al Vescovo Okogie fu chiesto di trasferirsi a Lagos come Ausiliare e, dopo qualche mese, il 13 aprile 1973, Papa Paolo VI lo nominò Arcivescovo. Fu il primo nigeriano a ricoprire questa carica. Prese possesso dell’Arcidiocesi il 17 giugno 1973, un solo giorno dopo il suo 37° compleanno. Il suo stemma episcopale reca il motto ”Fede, carità, coraggio”, e la gente lo identifica prontamente con queste qualità. La Chiesa cattolica a Lagos, che all’inizio degli anni 1860 è stata edificata su una comunità di discendenti di ex schiavi ritornati dal Brasile, ora conta due milioni di fedeli, su una popolazione di oltre dieci milioni di persone. Come guida di questa Chiesa particolare per oltre trent’anni, nella maggior parte dei quali Lagos è stata anche la capitale del Paese, il Card. Okogie è divenuto un personaggio di grande rilievo: viene rispettato in tutti i settori della comunità ed intrattiene buoni rapporti con le guide musulmane e con le altre Chiese cristiane. Sin dall’inizio egli ha svolto un ruolo importante della Christian Association of Nigeria, di cui il defunto Cardinale Dominic Ekandem è stato tra i fondatori. stato inoltre Presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici della Nigeria dal 1994 al 2000. Tuttavia, il ruolo in cui l’Arcivescovo di Lagos è più conosciuto è quello di Pastore. Risiede in una casa semplice di fianco all’imponente Cattedrale a Lagos Island, dove è a disposizione di chiunque si rivolga a lui» (www.vatican.va, Sala Stampa della Santa Sede).