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 2004  settembre 11 Sabato calendario

Cornuti e contenti. Almeno così sembrano essere gli animali dotati di protuberanze sulla testa. E non son pochi: mammiferi, ungulati e alcuni rettili, soprattutto

Cornuti e contenti. Almeno così sembrano essere gli animali dotati di protuberanze sulla testa. E non son pochi: mammiferi, ungulati e alcuni rettili, soprattutto. Mentre, nella maggior parte dei casi, uccelli e pesci hanno teste lisce. Spesso è facile capire a cosa servono, queste corna, più difficile è stabilire perché alcuni animali ne sono dotati mentre altri no. Una risposta parziale può darcela uno studio pubblicato su ”Science” che spiega perché le corna di una particolare lucertola, la Phrynosoma, si stanno allungando. Secondo i ricercatori è colpa dell’Averla americana (un uccello passeriforme), uno dei suoi predatori. L’uccello afferra i rettili e li impala sui rami degli arbusti, quindi li divora, lasciando le ossa appese. Kevin Young ed Edmund Brodie, dell’Università dello Utah, comparando le corna di animali uccisi con quelle di esemplari vivi, hanno scoperto che queste sono circa il 10% più lunghe delle prime. Forse, hanno pensato i ricercatori, l’Averla non attacca le lucertole con le corna più lunghe. Ma le corna non servono solo a impaurire i predatori. Molti animali le usano per combattere: come le antilopi Damaliscus lunatus del Serengeti-Mara, tra Kenya e Tanzania. Dal 1998 al giugno del 2000, Jakob Bro-Jorgensen, della società zoologica di Londra, ha studiato le arene nuziali, aree della savana dove si radunano le antilopi, in genere una cinquantina, per accoppiarsi. Il vantaggio di ritrovarsi tutte insieme non è però quello di difendersi meglio dalle iene, che anzi accorrono in gran numero, né la disponibilità di erba, scarsissima al centro dell’arena, né nella protezione da molestie sessuali dei maschi. Il vantaggio per le femmine consiste nell’alta probabilità di accoppiarsi, presto e con un buon maschio. «Le femmine competono aggressivamente tra loro per avere l’opportunità di accoppiarsi con maschi migliori. la prova chiara che le femmine scelgono attivamente il loro compagno». Secondo Christine Janis, che insegna biologia dell’evoluzione a Brown (Rhode Island, Usa), le corna degli ungulati sono il risultato dei cambiamenti climatici che hanno creato foreste e savane. Con più cibo a disposizione e un ciclo di riproduzioni stagionale, i maschi hanno iniziato a praticare la poligamia. Una scelta da difendere. E quale strumento migliore delle corna per chiarire a tutti la proprietà di territorio e femmine? In molti casi, infatti, sono solo i maschi ad avere le corna. Potrebbero allora essere uno strumento utile all’accoppiamento. Ma questo non spiega per quale motivo alcune specie (come i bovini, le renne, gli gnu) hanno corna indipendentemente dal sesso. Una delle teorie è che quando il cibo scarseggia, anche le femmine hanno bisogno di lottare per procacciarselo. Un’altra teoria è che, se è difficile distinguere i maschi dalle femmine, è più probabile che sopravvivano le femmine, utili alla riproduzione della specie. Arianna Maggi