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 2004  settembre 11 Sabato calendario

Oggi sono auto lussuose, ville con piscina, jet privati. Pochi anni fa il cellulare, che ormai invece hanno tutti

Oggi sono auto lussuose, ville con piscina, jet privati. Pochi anni fa il cellulare, che ormai invece hanno tutti. Gli status symbol e i mezzi per sfoggiare la propria ricchezza sono cambiati nel corso della storia. Ecco alcuni tra i più importanti del passato. La spada Arma di tradizione millenaria, a partire dal XV secolo la spada (foto 1) venne gradualmente soppiantata negli eserciti dall’arma da fuoco. Entrò così a far parte dell’armamento delle truppe d’élite, come guardie reali e truppe di fanteria scelte. Ormai accantonata come arma da combattimento, dal Seicento fino all’Ottocento divenne dapprima arma da duello tipica del gentiluomo e, poi, ornamento per le alte cariche degli Ordini cavallereschi. Gli occhiali Inventati nel Trecento, gli occhiali (foto 2) furono per molto tempo prerogativa dei commercianti più facoltosi: è la necessità di leggere nitidamente pagine intrise di numeri a stimolare l’invenzione dei primi occhiali. In seguito, in epoca barocca, oro e argento incastonati di gemme adattarono gli occhiali al gusto ridondante dei ricchi e dell’epoca. Nel Seicento la lente singola tenuta da un manico prezioso era in auge per la lettura di corrispondenze galanti, per la ”vista lunga” e per apprezzare anche da lontano le rappresentazioni dei teatri di corte. I tappeti Nati per ragioni pratiche presso le popolazioni nomadi, che li usavano per isolare dall’umidità del terreno le loro abitazioni improvvisate, i tappeti diventarono nei Paesi orientali prodotti di artigianato raffinatissimo. In particolare in Persia, l’odierno Iran, erano simboli del potere e della ricchezza di ricchi e nobili. Era normale investire gran parte del patrimonio in tappeti, tanto che questi rivestivano la stessa funzione che hanno per noi i titoli di Borsa. Pizzi e merletti Tessuti con un valore puramente decorativo, pizzi e merletti ebbero la loro origine a Venezia, ma raggiunsero poi la massima espressione nelle Fiandre. Dal Rinascimento fino al Settecento i merletti adornavano gli abiti sia maschili che femminili, e divennero emblema d’una società elegante e capricciosa. La Rivoluzione francese li mise al bando, ma nell’era Napoleonica e con la restaurazione tornarono in auge. Zafferano Fin dall’antichità, lo zafferano era simbolo di ricchezza materiale e spirituale. Gli Egizi lo usavano per dare alla pelle una colorazione dorata e se ne servivano per tingere le bende delle mummie. Le donne romane, nel giorno del matrimonio, indossavano un velo color zafferano, poiché gli si attribuivano proprietà afrodisiache. Nel Medioevo, la tinta dorata di questa spezia indicava la condizione più o meno agiata di una famiglia, dato che 500 grammi di zafferano costavano quanto un cavallo. Ci fu poi chi, come il sovrano inglese Enrico II, vietò alle donne d’usarlo per tingersi i capelli, per evitarne lo spreco.