Macchina del Tempo, settembre 2004 (n.9), 11 settembre 2004
Romolo e Remo sono proprio gemelli Gentile redazione, vorremmo proporvi un accattivante quesito che malgrado le nostre accurate ricerche non siamo stati ancora in grado di risolvere
Romolo e Remo sono proprio gemelli Gentile redazione, vorremmo proporvi un accattivante quesito che malgrado le nostre accurate ricerche non siamo stati ancora in grado di risolvere. La domanda è questa: nelle varie rappresentazioni della celeberrima lupa capitolina, raffigurante Romolo e Remo nell’atto di suggere il latte dalle mammelle dell’animale, ignoriamo chi dei due sia effettivamente l’uno e chi l’altro. Speriamo che possiate soddisfare la nostra curiosità! Vi salutiamo e vi facciamo tanti complimenti per la rivista sempre intrigante. Nino e Alex (via e-mail) Un modo per distinguere i due gemelli capitolini? Non esiste, perché sono sempre rappresentati da bimbi, piccoli, nudi e, soprattutto, molto simili. In poche parole non esiste un elemento distintivo nella loro rappresentazione classica, che è proprio quella dei due bambini allattati da una lupa. Non esiste neppure un particolare collocamento nella composizione artistica che li faccia tra loro distinguere. I nostri lettori dovranno aspettare che i due bimbi crescano, per poterli riconoscere. Nell’iconografia più ricorrente, infatti, soltanto quando diventano più grandicelli è possibile distinguerli: sugli affreschi nella Galleria Borghese a Roma, ad esempio, Remo è di solito rappresentato con in testa l’elmo del padre Marte (tanto che si fa fatica a capire se è Remo oppure Marte stesso), mentre Romolo è dipinto vicino alla lupa.