Varie, 8 settembre 2004
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GONZÁLEZ ZUMÁRRAGA Antonio José Pujili (Ecuador) 18 marzo 1925, Sangolqui (Ecuador) 13 ottobre 2008
GONZÁLEZ ZUMÁRRAGA Antonio José Pujili (Ecuador) 18 marzo 1925, Sangolqui (Ecuador) 13 ottobre 2008. Cardinale. «Il 29 giugno 1951 ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale dalle mani di Monsignor Carlos María de la Torre, Arcivescovo di Quito. Alcuni giorni dopo è stato designato coadiutore del parroco di San Sebastián e dopo un anno e mezzo coadiutore del parroco di El Belén, dove è rimasto fino all’estate del 1954, quando si è recato in Spagna per compiere gli studi di Diritto Canonico presso la Pontificia Università Ecclesiastica di Salamanca. Ha conseguito il dottorato in Diritto Canonico con la tesi Problemi del Patronato Indiano attraverso il "Governo Ecclesiastico Pacifico" di Frate Gaspar de Villarroel. Nel 1961, la sua tesi è stata pubblicata dalla casa editrice ESET di Vitoria. Nel 1990, in occasione del V Centenario della scoperta dell’America, questa importate opera è stata nuovamente pubblicata con il titolo Frate Gaspare de Villarroel, il suo Governo Ecclesiastico Pacifico e il Patronato Indiano. Di ritorno a Quito, nel settembre 1957, è stato designato vice-rettore del convitto Borgja n. 2 e, un anno dopo, vice-segretario della Curia Metropolitana. Allo stesso tempo è stato chiamato dalla Pontificia Università Cattolica dell’Ecuador per impartire lezioni di cultura superiore religiosa nella Facoltà di Economia. Nel 1960 gli è stata assegnata la cattedra di Diritto Pubblico Ecclesiastico nella Facoltà di Giurisprudenza. Ha insegnato Diritto Canonico nella Scuola di Scienze Religiose e ha impartito lezioni di Diritto Canonico, di Pastorale Sacramentale e di Morale nella Facoltà di Scienze Filosofico-Teologiche. Nel 1961 è stato nominato Canonico della cattedrale metropolitana e poi Canonico con funzioni d’avvocatura dello stesso Capitolo Ecclesiastico. Nel 1964 Monsignor Pablo Muñoz Vega lo ha nominato Cancelliere della Curia. [...] Nell’ambito della Conferenza Episcopale dell’Ecuador, è stato primo-Presidente della Commissione di liturgia, poi Presidente della Commissione delle Strutture visibili della Chiesa e in seguito della Commissione di evangelizzazione e catechesi. È stato delegato della Conferenza Episcopale dell’Ecuador presso il Consiglio Episcopale Latinoamericano e come tale ha partecipato all’Assemblea Generale del CELAM che si è tenuta nel 1977 a San Juan de Puerto Rico. È stato vice-presidente della Conferenza Episcopale Ecuadoriana. Nel 1979 ha partecipato alla terza Conferenza Episcopale Latinoamericana di Puebla, in Messico. Nel marzo 1976, la Santa Sede lo ha nominato Amministratore Apostolico della diocesi di Machala e come tale ha servito la diocesi per due anni, fino a quando Paolo VI - il 30 gennaio 1978 - lo ha nominato Vescovo di Machala. Con questa funzione pastorale si è dedicato a visitare la sua giurisdizione e ad offrirle tutti gli aiuti di cui aveva bisogno e che il suo zelo pastorale gli suggeriva. Il 28 giugno 1980 Giovanni Paolo II lo ha nominato Vescovo coadiutore di Quito con diritto alla successione. Il 22 ottobre dello stesso anno ha preso possesso di questo nuovo incarico con l’animo deciso a continuare a offrire la sua collaborazione al Cardinale Pablo Muñoz Vega, che ha rappresentato come membro della Giunta Consultiva del Ministero degli Affari Esteri. Quando è stata creata la Radio Católica Nacional dell’Ecuador (1985), è stato invitato ad intervenire nel programma «La Palabra de Dios». Ha così reso un grande servizio ai sacerdoti e ai fedeli, non solo dell’Arcidiocesi di Quito ma anche di tutta la Chiesa in Ecuador, con le sue guide alle omelie in seguito raccolte in due libri intitolati: Messaggio Domenicale. Nel 1983 ha partecipato all’Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi a Roma come Delegato della Conferenza Episcopale dell’Ecuador. Il 1° giugno 1985, con l’accettazione della rinuncia del Cardinale Pablo Muñoz Vega, è diventato il dodicesimo Arcivescovo di Quito. Come tale ha dimostrato e confermato la sua vocazione specifica di Pastore. Si è preoccupato di assistere pastoralmente tutta l’Arcidiocesi, ma soprattutto i quartieri emarginati che ha dotato di piccole comunità religiose affinché fossero assistiti nell’evangelizzazione e nella catechesi, nell’animazione liturgica, nella formazione di gruppi giovanili e di piccole comunità cristiane. Ha incrementato la creazione di nuove parrocchie, giunte in quel momento a 162; grazie al suo zelo pastorale, si è potuto contare su un buon numero di seminaristi sia nel Seminario minore «San Luis» sia nel Seminario maggiore «San José», con una media di quattro ordinazioni annuali Il 3 aprile 1987 è stato eletto Presidente della Conferenza Episcopale dell’Ecuador e poi rieletto nell’aprile 1990. Nel 1989 Giovanni Paolo II lo ha nominato Consigliere della Pontificia Commissione per l’America Latina (CAL); come tale ha partecipato alle riunioni plenarie annuali della CAL, alla quale è stata attribuita la responsabilità di preparare la IV Conferenza Generale dell’Episcopato Latinoamericano di Santo Domingo (1992). Monsignor González vi ha partecipato come Presidente della Conferenza Episcopale dell’Ecuador. Alla riunione generale della CAL dell’ottobre 1993, dove si è parlato dell’applicazione del Documento di Santo Domingo in America Latina, ha partecipato con la relazione: «Il clamore dei poveri, degli indigeni e degli afroamericani alla luce degli orientamenti di Papa Giovanni Paolo II e delle conclusioni di Santo Domingo». Nel 1994 è stato confermato Consigliere della suddetta Commissione per il periodo 1994-1999. Nel 1999, in occasione del Primo Centenario del Concilio Plenario Latinoamericano, ha partecipato al Simposio di carattere storico organizzato dalla CAL, con la relazione: «L’Episcopato Latinoamericano e le Chiese Locali». Lo stesso anno è stato confermato quale Consigliere della CAL per il periodo 1999-2004. L’11 novembre 1995 è stato nominato dalla Santa Sede Primate dell’Ecuador. Da Giovanni Paolo II creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 21 febbraio 2001, del Titolo di Santa Maria in Via» (www.vatican.va, Sala Stampa della Santa Sede).