(ཿAnsa 31/08/2004), 31 agosto 2004
Un ”fondo nero” appartenente alla Yamaguchi-gumi, il gruppo Yakuza (la mafia locale) più potente e numeroso del Giappone, è finito nelle casse della Credit Suisse di Zurigo perché il paese non ne ha richiesto, come suo diritto, il rimpatrio
Un ”fondo nero” appartenente alla Yamaguchi-gumi, il gruppo Yakuza (la mafia locale) più potente e numeroso del Giappone, è finito nelle casse della Credit Suisse di Zurigo perché il paese non ne ha richiesto, come suo diritto, il rimpatrio. La somma - 5,1 miliardi di yen, pari a circa 46 milioni di dollari - deriverebbe dall’attività di una finanziaria pirata che forniva prestiti a tassi altissimi, e depositava i fondi debitamente ripuliti in un conto bancario a nome di tale Kajiyama, noto «re del riciclaggio di danaro sporco», arrestato nel novembre 2003 e ora sotto processo. Alla fine del giugno scorso il cantone di Zurigo ha pubblicato sulla sua Gazzetta ufficiale l’ordine di sequestro del conto concedendo due mesi di tempo per eventuali reclami. Secondo il quotidiano economico ”Nikkei” il termine è scaduto il 26 giugno scorso, ma i giapponesi sono rimasti in silenzio perché non hanno una legge specifica sulla richiesta di ritorno di capitali confiscati all’estero. Le vittime dell’usura non potranno ricevere alcun indennizzo.