Varie, 7 settembre 2004
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CÈ Marco Izano (Cremona) 8 luglio 1925. Cardinale • «Modesta famiglia di piccoli agricoltori. Ha compiuto gli studi classici presso il Seminario Diocesano e ha conseguito la maturità presso il liceo ”A
CÈ Marco Izano (Cremona) 8 luglio 1925. Cardinale • «Modesta famiglia di piccoli agricoltori. Ha compiuto gli studi classici presso il Seminario Diocesano e ha conseguito la maturità presso il liceo ”A. Verri” di Lodi. Si è trasferito poi a Roma come alunno del Seminario Lombardo e ha compiuto gli studi Teologici presso la Pontificia Università Gregoriana e il Pontificio Istituto Biblico; presso quell’ateneo ha conseguito la laurea in teologia dommatica e la licenza in Sacra Scrittura. [...] Al suo rientro in Diocesi, dopo aver ricevuto l’ordinazione sacerdotale il 27 marzo 1948, gli venne dato l’incarico di vicerettore del Seminario e l’insegnamento della Sacra Scrittura. Nel 1957, fu nominato rettore del Seminario, pur continuando ad insegnare. Fin dalla sua istituzione, ha presieduto la Commissione Liturgica Diocesana ed ha seguito da vicino l’attuazione della nuova liturgia nella Diocesi. Oltre all’attività didattica e agli incarichi diocesani si è dedicato con particolare impegno alla predicazione di ritiri spirituali ai giovani dell’Azione Cattolica e di esercizi spirituali al clero. Il 22 aprile 1970 venne eletto da Paolo VI alla dignità episcopale, designato alla Chiesa titolare di Vulturia e nominato Vescovo Ausiliare del Cardinale Antonio Poma nel governo pastorale della Diocesi di Bologna. La cerimonia dell’Ordinazione Episcopale avveniva, in occasione della Solennità di Pentecoste, il 17 maggio di quell’anno, nel Duomo di Crema. Il 29 giugno veniva accolto nella Diocesi bolognese con una solenne concelebrazione nella Basilica di S. Petronio. Nei sei anni di permanenza a Bologna, si è impegnato, tra l’altro, per la costruzione e lo sviluppo della seconda Chiesa della carità dedicata alla Vergine di S. Luca, a Borgo Panigale; ha seguito inoltre da vicino l’opera che i sacerdoti e laici bolognesi hanno intrapreso in Tanzania, recandosi a visitare la missione. Dopo sei anni di permanenza a Bologna, il 30 aprile 1976 veniva nominato da Paolo VI Assistente Ecclesiastico Generale dell’Azione Cattolica, succedendo nell’incarico a Mons. Luigi Maverna, a sua volta designato Segretario Generale della CEI. Nell’Azione Cattolica ha riversato tutta la preziosa esperienza pastorale, spirituale e culturale acquisita nella sua instancabile attività diocesana. All’Associazione egli ha dedicato le sue energie fino al momento in cui, dopo la repentina scomparsa di Papa Luciani, Giovanni Paolo II lo ha chiamato, il 7 dicembre del 1978, a reggere il Patriarcato di Venezia. Dal 5 gennaio 2002 è Patriarca emerito di Venezia. stato creato e pubblicato Cardinale da Giovanni Paolo II nel Concistoro del 30 giugno 1979, del Titolo di S. Marco» (www.vatican.va, Sala Stampa della Santa Sede). «[...] antica amicizia con Papa Wojtyla: lo conobbe nel 1947, quando don Karol era un semplice sacerdote. Pochissime sono le cose che non gli sono riuscite. Per esempio, non gli è riuscito di diventare giornalista. La sua domanda di iscrizione all’elenco dei pubblicisti del Veneto venne respinta nel giugno del 1982. Scriveva per il settimanale diocesiano ”Gente Veneta”, ma purtroppo non fu in grado di dimostrare che l’attività era regolarmente retribuita, requisito fondamentale per accedere alla categoria. Nell’occasione si sostenne che Albino Luciani - Papa Giovanni Paolo I - poté fregiarsi del tesserino soltanto grazie alla sua collaborazione col ”Gazzettino”. Che, non essendo della Curia, pagava» (’La Stampa” 12/4/2005).