Varie, 7 settembre 2004
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CastrillonHoyos Dario
• Medellin (Colombia) 4 luglio 1929. Cardinale • «Dopo aver frequentato i corsi istituzionali in Seminario, si è trasferito a Roma per frequentare la Pontificia Università Gregoriana, dove ha conseguito la laurea in diritto canonico. Nello stesso periodo si è specializzato in sociologia religiosa, in economia politica ed in etica economica. L’ordinazione sacerdotale è avvenuta a Roma, il 26 ottobre 1952, nella Basilica dei santi Apostoli. Terminati gli studi, ha fatto ritorno alla sua Diocesi di origine dove è stato nominato vicario parrocchiale in due parrocchie di campagna. Quindi è divenuto Direttore dei “Cursillos de Cristianidad”, dell’“Acción Cultural Popular”, Officiale presso la Curia diocesana e Delegato per l’Azione Cattolica. Nel quadro della pastorale per l’alfabetizzazione e la formazione integrale dei contadini, ha rivestito il ruolo di coordinatore dei sacerdoti incaricati delle scuole telefoniche. Nominato successivamente Segretario Generale dell’Episcopato Colombiano, ha pure assunto la cattedra di diritto canonico presso l’“Università Civile Libera”. Il 2 giugno 1971 è stato eletto Vescovo titolare di Villa del Re e allo stesso tempo nominato Coadiutore del Vescovo di Pereira, al quale è succeduto il 1° luglio 1976. Ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 18 luglio 1971. Dal 1983 al 1987 è stato Segretario Generale del Consiglio Episcopale Latino-americano (CELAM). Dal 1987 al 1991 è stato Presidente dello stesso Consiglio. Il 16 dicembre 1992 è stato promosso Arcivescovo Metropolita di Bucaramanga. Ha inoltre partecipato, in qualità di Delegato della Conferenza Episcopale Colombiana, alle Conferenze Generali dell’Episcopato Latino-americano di Puebla e di Medellín. Il 15 giugno 1996 Giovanni Paolo II lo ha nominato Pro-Prefetto della Congregazione per il Clero. Come Pro-Prefetto della Congregazione per il Clero si è occupato in prima persona dell’organizzazione del Giubileo sacerdotale di Giovanni Paolo II. Il 7 novembre 1996 accolse il Papa nell’Aula Paolo VI ringraziandolo per il dono del suo sacerdozio vissuto in pienezza. Furono splendide giornate di preghiera, di meditazione e di festa. La Chiesa intera elevò a Cristo il canto del Magnificat. È stato Presidente delegato all’Assemblea Speciale per l’America del Sinodo dei Vescovi (16 novembre - 12 dicembre 1997) ed è membro del Consiglio post-sinodale. Da Giovanni Paolo II creato e pubblicato cardinale nel concistoro del 21 febbraio 1998, della Diaconia del SS. Nome di Maria al Foro Traiano. Il 23 febbraio 1998 è stato nominato Prefetto della Congregazione per il Clero. Il 13 aprile 2000 è stato nominato anche Presidente della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei"» (www.vatican.va, Sala Stampa della Santa Sede). «[...] uno che non percorre le scorciatoie delle cause vinte e del politicamente corretto. Ammise senza imbarazzo di aver “ricevuto denaro dalla mafia” e di averlo “distribuito ai poveri”, sostenendo che è dura non avere a che fare con certi ceffi quando si vive a Bogotà. Negli anni rimproverò i preti “appiattiti sul mero socio-assistenziale” e chi considera la Chiesa “una nicchia del pantheon dei filantropi”. Ha negato l’appoggio ai ribelli zapatisti del Chiapas perché “nonostante le buone intenzioni non si può stare vicino ai poveri facendo loro del male”. Non essendo luddista, ha invitato i religiosi dell’America latina a promuovere l’evangelizzazione su Internet. Quanto all’approccio ai temi della bioetica, può bastare un suo motto: “Anche Cristo, figlio di Dio, è stato un embrione”» (“La Stampa” 13/4/2005).