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 2004  settembre 07 Martedì calendario

Barbarin Philippe

• Nato a Rabat (Marocco) il 17 ottobre 1950. Cardinale. «Ha compiuto i suoi studi presso il liceo Marcellin Berthelot (Saint-Maur, Val-de-Marne) e la scuola dei Francs-Bourgeois (Parigi). Conseguito il Diploma di laurea in filosofia presso l’Università parigina della Sorbona (Paris IV), nel 1973 è entrato nel Seminario dei Carmelitani ed ha conseguito la laurea in Teologia presso l’Istituto cattolico di Parigi. Dopo avere ricevuto l’ordinazione diaconale nella Pentecoste del 1976 e quella sacerdotale il 17 dicembre 1977 per la Diocesi di Crétell, è nell’ordine: vicario e cappellano liceale a Vincennes (1978-1985), cappellano liceale e vicario parrocchiale a Saint-Maur (1985-1991), parroco di Boissy-Saint-Léger e cappellano liceale (1991-1994), delegato diocesano per l’ecumenismo, nonché sacerdote Fidei donum e docente di teologia presso il Seminario Maggiore di Fianarantsoa, in Madagascar (1994-1998) e parroco di Bry-sur-Marne (1998). Il 1º ottobre 1998 Giovanni Paolo II lo ha nominato Vescovo di Moulins. S.E. Mons. Philibert Randriambololona, Arcivescovo di Fianarantsoa gli ha conferito l’ordinazione episcopale il 22 novembre 1998. Il 16 luglio 2002 è stato promosso alla Sede arcivescovile di Lyon. membro della Commissione sociale della Conferenza Episcopale Francese e Presidente del Comitato episcopale per la salute» (www.vatican.va, Sala Stampa della Santa Sede). «[...] la sua sembra più la biografia di un artista della Rive Gauche che di un cardinale. Ha studiato filosofia alla Sorbonne di Parigi e [...] è stato fra i più fieri oppositori della legge che in Francia impedisce l’uso del velo agli studenti islamici e qualsiasi esibizione di simboli religiosi nelle scuole pubbliche. In omaggio ai pacifisti riuniti in place della Concorde - al grido ”Bush, Blair, Sharon assassini” - nel marzo del 2003 fece suonare tutte le campane della sua diocesi. [...] si è recato a Istanbul, dove ha chiesto e ottenuto perdono dal patriarca ecumenico Bartolomeo I per il sacco di Costantinopoli del 1204. Irriducibile appassionato della maratona [...]» (’La Stampa” 15/4/2005).