Lettere estratte da Caro duce. Lettere di donne italiane a Mussolini 1922-1943, Rizzoli, Milano 1989, 6 settembre 2004
il tesoro della vecchia Duce, una povera vecchia contadina che ha visto già in faccia la guerra Vi manda queste dodici monete d’oro perché all’Italia, nell’ora presente, va dato tutto il databile (sic, ndr)
il tesoro della vecchia Duce, una povera vecchia contadina che ha visto già in faccia la guerra Vi manda queste dodici monete d’oro perché all’Italia, nell’ora presente, va dato tutto il databile (sic, ndr). La Provvidenza mi ha fatto cadere queste monete mentre zappavo nel mio campo, per incalzare la meliga. Ero sola - perché ormai non ho più nessuno al mondo - e volevo finire prima che il sole se ne andasse. Era, o Duce, era il 29 luglio, il giorno della Vostra Nascita, ma allora per dirVela rispettosamente, non ci pensai proprio perché troppa fu la sorpresa (...) la ricchezza arrivata nel giorno della nascita di Mussolini apparteneva a Mussolini. Voi ne farete del bene per la Nostra Grande Italia e sarà meglio usata che nelle mie povere mani ormai abituate a troppo lavoro per imparare a vivere la ricchezza. Ester T., Castegnero (Vi), dicembre 1935