Lettere estratte da Caro duce. Lettere di donne italiane a Mussolini 1922-1943, Rizzoli, Milano 1989, 6 settembre 2004
Grafologa sbalordita Duce, persona autorevole che in possesso di vari scritti autografi mi ha chiesto, data mia lunga esperienza, cimentarmi in analisi grafologica
Grafologa sbalordita Duce, persona autorevole che in possesso di vari scritti autografi mi ha chiesto, data mia lunga esperienza, cimentarmi in analisi grafologica. Ho provveduto. Tra quelle sottopostemi sono stata colpita da scrittura sbalorditiva. Senza che il richiedente mi rivelasse - lo giuro sui miei morti - l’autore mi sono affrettata ad affidare alla carta il mio responso grafologico. Così, dunque, mi ero pronunciata: «Il movimento verso destra, la scrittura estrovertita sono la testimonianza, sopra ogni misura, di ciò che di audace, ardito e spavaldo che vi è in questo carattere. Nella scrittura alla grande intelligenza e umanità si uniscono, ed è la prima volta che in tanti anni mi capita di esserne testimone, i segni del coraggio fisico (col movimento verso destra che vuol dire la volontà di sfogare verso il mondo la propria forza); del coraggio psichico (dilatazione delle forme e movimenti centrifughi nelle lettere finali); del coraggio morale (linee che salgono regolarmente e vivaci tagliature della T)». Immaginate dunque la mia emozione, o Duce, quando mi è stato svelato che il breve scritto, frammisto agli altri, da me esaminato, era stato tracciato da Vostra Mano. Vi supplico, Duce, di far avere ad un’umile donna, che ha dedicato tutta la vita alla grafologia, una sola Vostra riga autografa. Che io possa rimirarla e trarne incoraggiamento e intrepida fede nella Vostra opera! Agostina B., Ferrara, 2 giugno 1934 continua a pagina 4