Varie, 6 settembre 2004
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Jackman Hugh
• Sydney (Australia) 12 ottobre 1968. Attore • «La percentuale delle sue apparizioni a torso nudo, con i muscoli addominali guizzanti in primo piano, è ben superiore a quella ormai storica stabilita da Brad Pitt. [...] apparizioni al pubblico femminile [...] senza nient’altro addosso che jeans (X-Men), un asciugamano stretto ai fianchi (Codice Swordfish) e un paio di boxer accidentalmente scuciti sul davanti, tanto da far dire alla partner Ashley Judd (in Someone Like You, commedia inedita in Italia) che sul set si vedeva quasi tutto. Ottimo e inarrestabile crescendo. Il leggendario Wolverine (più o meno Lupacchiotto) di X-Men, un mito per chi negli uomini preferisce vedere l’animale, è l’ultimo fremito sexy di un cinema avaro di estasi ormonale per le signore [...] tutto sorrisi, fossette e canzoni, visto che ha cominciato dal musical teatrale, con La bella e la bestia e Sunset Boulevard . [...] una somiglianza con Clint Eastwood giovane, ma senza la stizzita legnosità dell’eroe di Sergio Leone. Anzi, in Jackman tutto è istinto e sensualità: la camminata, lo sguardo stretto e gelido, l’ammiccamento ironico e, naturalmente, quelle labbra semiaperte, l’equivalente di quel che fu il broncio di Brigitte Bardot per gli spettatori maschi. Ha studiato da giornalista a Sydney, ma la vocazione non è durata più di tanto, il teatro e la televisione l’hanno rapito subito. Hollywood è arrivata per caso: per il ruolo di Wolverine si era pensato a Dougray Scott, il cattivo di Mission: impossible 2, ma per questioni tecniche la scelta è caduta su Jackman. [...] In Codice Swordfish gli sceneggiatori lo impegnano in una sorta di petting bollentissimo e mai risolto con Halle Berry, occhiate furiose e incontri ravvicinati ad alto voltaggio. Quando Travolta lo vuol mettere alla prova come hacker, gli impone di entrare in 60 secondi netti nei siti protetti del ministero della Difesa, con una pistola puntata alla tempia e mentre una bella bionda, sotto il computer, gli regala una fellatio da premio. Ce la farà nel tempo stabilito e non solo a violare i segreti della difesa americana. Difende la propria leggenda anche in Someone Like You, dov’è il compagno di stanza disilluso e scopatore di Ashley Judd, almeno fin quando non si scopre che sotto il deltoide batte un cuore. Come l’intero commando di australiani sbarcato sui nostri schermi (Mel Gibson, Russell Crowe, Guy Pearce, Heath Ledger, Adam Garcia), Jackman ha ereditato il pelo ispido dei galeotti inglesi mandati a colonizzare gli antipodi. E Hollywood scommette su di lui come vero uomo, un nuovo cocktail post Gladiatore capace di coniugare brutalità e tenerezza, tweed e T-shirt, Clark Gable e Clint, erotismo e cuori infranti. L’eroe perfetto per questi tempi di guerra che non possono non essere anche pacifisti. Rimasto banale e sereno nonostante la notorietà crescente e varie nomine a ”uomo più sexy dell’anno”, ha girato a fianco di Meg Ryan Kate & Leopold, dov’è un gentiluomo della Londra fine Ottocento che si ritrova, per magia, nella New York di oggi. Ma la proposta di lavoro finora più azzeccata è quella del settimanale ”Entertainment Weekly” che, a furor di redazione, lo vorrebbe nei panni del prossimo James Bond. Non hanno torto: Hugh è forse l’unica star addominale in cui il muscolo non pregiudica l’aplomb dello smoking. E, soprattutto, è il solo capace di guardare una donna come sapeva fare Sean Connery: spogliandola» (Piera Detassis, ”Panorama” 18/10/2001).