Varie, 5 settembre 2004
GALEANO
GALEANO Eduardo Montevideo (Uruguay) 3 settembre 1940. Scrittore • Iniziò la sua attività di scrittore politico all’età di 13 anni, pubblicando vignette umoristiche in ”El Sol”, il settimanale del partito socialista in Uruguay. Più tardi lavorò per il settimanale ”Marcha”, considerato da Galeano «la più importante opera di divulgazione della storia sud-americana». Nel 1974 fu costretto a f suggire dall’Uruguay a causa delle sue proteste contro la corruzione e la violenza di stato. Si rifugiò in Argentina, dove fondò la rivista ”Crisis” che intendeva essere, «la vetrina della migliore letteratura, arte e cultura popolare latino-americana». Dopo il golpe in Argentina si rifugiò in Spagna dove visse in esilio fino al suo ritorno in Uruguay nel 1984. Durante l’esilio continuò a scrivere romanzi, racconti e saggi. Tra le opere edite in Italia la trilogia La memoria del fuoco (Rizzoli) per cui vinse nell’89 l’American Book Award, il libro degi abbracci e Parole in cammino (Mondadori). «Gioca con le contraddizioni, Galeano, e i suoi personaggi - il cappellaio, l’elettricista, l’attore - hanno sempre un motivo per strappare un pensiero, non necessariamente una morale. Sono spremute di racconti che discendono da trame complesse e tornite, ”il silenzio è un linguaggio: profondo, eloquente. E le parole, per scampare all’abuso e all’oblìo, debbono essere ”migliori’ del silenzio. Per questo, mi sono sforzato di usare soltanto quelle di cui non potevo proprio fare a meno. Si parla troppo. C’è l’inflazione monetaria, e c’è l’inflazione, come dire?, parolaia. Era tempo di scegliere una strada diversa, la purificazione del linguaggio, l’intreccio nudo, senza abiti inutili. La grandezza non è una taglia: al contrario, è un mistero che si nasconde dietro a episodi e atti apparentemente trascurabili, capaci, invece, di riprodurre la magia e l’elettricità della vita [...]» (Roberto Beccantini, ”La Stampa” 5/9/2004).