Varie, 5 settembre 2004
GIORDANO
GIORDANO Mario Alessandria 19 giugno 1966. Giornalista. Dal 2009 (e già dal 2000 al 2007) direttore di Studio Aperto, il Tg di Italia1. Dal 2007 al 2009 direttore de Il Giornale • «[...] il Bill Gates di Mediaset (e non perché miliardario, ma perché potrebbe esserne la controfigura). Giordano ha quarant’anni, ma sembra suo figlio (figlio di se stesso, non del fondatore di Microsoft). uno spadaccino ambizioso, grintoso, coraggioso, un certosino maniaco della ricerca, un guastatore del Palazzo. Direttore di ”Studio Aperto”, sta allo scagno dall’alba a quella del giorno successivo e Dio solo sa dove abbia trovato il tempo per concepire quattro figli. un giornalista bravo, bravissimo, il migliore della sua generazione. [...]» (Roberto Gervaso, ”Il Messaggero” 17/5/2007) •«Faccia da bel bambino e vocetta stridula. Da stroncare la carriera a chiunque volesse cimentarsi con la tv. Invece Mario Giordano, [...] è un personaggio televisivo popolare, di buona audience, sia col suo tg, Studio Aperto, che con le trasmissioni, Lucignolo e l’Alieno. Quando lavorava a Pinocchio con Gad Lerner, era diventato il Grillo Parlante, quello che aveva da ridire su tutti [...] ”la mia voce dà fastidio anche a me. Quando la prima volta Maurizio Costanzo mi invitò, io rifiutai. Ero convinto di non potermi presentare in tv [...] All’inizio facevo le schede. E le leggevo in riunione. Un giorno Roberto Fontolan, vice di Lerner, disse: ”Prova a registrarne una’. Provai e Gad mi mandò in video [...] Ero ancora più bambino. Domenico Agasso, vecchio piemontese, mio maestro al ”Nostro Tempo’, quando mi mandava a fare un servizio serio, mi diceva: ”Giordano, vada a comprarsi una barba finta’ [...] arrivavo dalla campagna. Sono nato ad Alessandria. Ma il paese delle vacanze e delle amicizie era Canelli dove andavo a fare le vendemmie da mio nonno. Giocavo a pallone e a pallacanestro. Ero tifosissimo del Torino. Ho fatto il liceo classico Piana, quello di Umberto Eco. E di Cristina Parodi. Era già bella” [...] Poi la collaborazione al ”Giornale”. ”[...] grazie a Travaglio. Gli davo una mano a fare lo sport da Torino. Poi ”Avvenire’, ”Epoca’, ”Repubblica’. Gavetta. La prima assunzione fu all’’Informazione’ di Pendinelli. Poi Feltri. Scrissi due articoli. Il secondo lo pubblicò in prima pagina e dopo una settimana mi assunse [...] Io sono più simile a Feltri. Anche lui ha delle idee che esprime di volta in volta, a volte sembra leghista, a volte fascista, a volte anarchico [...] A me piace molto l’imitazione che mi fa De Luigi ma mi infastidisce il tono della Gialappa’s quando decide che cosa è bene e che cosa è male [...] Mi dà fastidio quando mi attaccano sulla voce, sull’aspetto. Come quel genio assoluto di Giancarlo Dotto, che tra l’altro è pagato riccamente da Mediaset. Sull’’Espresso’ ha scritto un’intera pagina sulla mia ambiguità sessuale [...]”» (Claudio Sabelli Fioreti, ”Corriere della Sera Magazine” 10/6/2004).