(Lettere estratte da Caro duce. Lettere di donne italiane a Mussolini 1922-1943, Rizzoli, Milano 1989), 3 settembre 2004
infame, ignobile, incosciente! Nel Vostro discorso del 16 maggio ai camerati trentini avete precisato che in politica «non deve esistere il sentimento, in politica sussiste solo l’interesse»
infame, ignobile, incosciente! Nel Vostro discorso del 16 maggio ai camerati trentini avete precisato che in politica «non deve esistere il sentimento, in politica sussiste solo l’interesse». Ebbene dovete tener presente che il popolo italiano non si è mai lasciato trascinare dal vile interesse. Il popolo italiano si batte per l’onore. Duce, la dichiarazione di guerra alla Francia è un’azione ignobile. Un uomo d’onore non uccide un ferito. Voi passerete alla storia coperto d’infamia. Siete andato contro la coscienza del Vostro popolo. Esso sarebbe stato concorde nel lottare contro l’invasione tedesca, considerando il popolo francese come un fratello. (...) Sempre in quel discorso avete accennato con tono beffardo «a coloro che pregano per la pace». Voi non credete all’esistenza di Dio e Ve ne infischiate delle preghiere, poiché solo Voi in Italia avete la facoltà di scegliere la guerra o la pace. Ma fino a quando potrà durare la Vostra egemonia? Siete potente, ma non siete immortale. Avete osato sfidare Dio. Incosciente! (...). Il sangue di tanti innocenti si riverserà su di Voi. (...) In politica non esiste il sentimento? Ma credete che gli italiani siano pupazzi senza anima e cervello? Se avete soffocato la libertà di parola, d’azione e di stampa, non avete impedito al popolo italiano di sentire. A Voi l’arbitrio del Vostro destino. Vedremo i risultati. Lina Romani Trento, 15 giugno 1940