(Lettere estratte da Caro duce. Lettere di donne italiane a Mussolini 1922-1943, Rizzoli, Milano 1989), 3 settembre 2004
...e come il mio babbo Duce, sono orfana, essendo mio padre - la camicia nera Camillo Z. - caduto valorosamente davanti a Saragozza nelle file della prode divisione Littorio
...e come il mio babbo Duce, sono orfana, essendo mio padre - la camicia nera Camillo Z. - caduto valorosamente davanti a Saragozza nelle file della prode divisione Littorio. (...) Ora più che mai sento il bisogno di un babbo. (...) Oh, fortunati coloro che hanno un babbo che li sorregge e li guida nel sentiero della vita: Duce, vogliate esser Voi ora il padre mio e sorreggere me e i miei fratellini nella vita che ci aspetta. Vi invio un disegno che ho fatto per Voi: è l’immagine del Babbo che la porto negli occhi del ricordo. la cosa più cara che ho e Ve la porgo tra le mani come se davanti a me stesse ancora il Babbo e attendessi un cenno della sua approvazione. Tullia Bari, 3 maggio 1938