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 2004  settembre 03 Venerdì calendario

voi che dall’alto ci guardate (...) Sono figlia di madre nubile e mia madre, morta lo scorso anno per tubercolosi, non ha mai voluto dirmi il nome di mio padre

voi che dall’alto ci guardate (...) Sono figlia di madre nubile e mia madre, morta lo scorso anno per tubercolosi, non ha mai voluto dirmi il nome di mio padre. (...) Così di mio padre so solo quanto una volta lei ebbe a dirmi sotto il giuramento di non dirlo mai a nessuno: ma Voi che dall’alto ci guardate potete anche sciogliere il mio giuramento e ascoltando quanto sto per dirVi farmi incontrare con l’uomo che mi chiamò al mondo (...). Mio padre era un appuntato dei reali carabinieri in servizio, dal 1908, presso la stazione dell’Arma di Legnano. Poco dopo la mia nascita (...) i superiori decisero il suo trasferimento che alfine venne improvviso alla vigilia della guerra di Libia (...). Di quest’uomo io non so né il nome né il cognome (...). Voi potete certamente, comandando su tutti, rintracciare chi era e dove ora sta prestando servizio. Vi giuro che non scombussolerò la sua vita. Non pretenderò, una volta che mi direte segretamente il suo nome e cognome, niente da lui. Gli manderò solo la mia foto, quella in cui sembriamo due gocce d’acqua, e la mia firma sotto: tua figlia. Marta L. Legnano, 6 marzo 1932