"Vanity Fair" 26/8/2004 pagina 86., 26 agosto 2004
La linguista Amy Perfors del Mit di Boston è convinta che esista una relazione tra la sonorità di un nome e l’attrazione esercitata da chi lo porta
La linguista Amy Perfors del Mit di Boston è convinta che esista una relazione tra la sonorità di un nome e l’attrazione esercitata da chi lo porta. Alle donne piaccioni quelle contenenti vocali aperte (o anteriori) come la "E", la "I" e in misura minore anche la "A", molto meno quelli con la "O" e la "U". Per gli uomini varrebbe l’esatto contrario. Matteo ha quindi più possibilità di Ugo e Luca; Ursula ai maschi piace più di Elena.