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 2004  settembre 02 Giovedì calendario

Whipple Fred

• Red Oak (Stati Uniti) 5 novembre 1906, Cambridge (Stati Uniti) 31 agosto 2004. Astronomo. «L’uomo delle comete, uno degli astronomi più noti del Novecento [...] suo il modello delle comete come ”palle di neve sporche”, iceberg vaganti nello spazio, reperti fossili della nebulosa che 4,5 miliardi di anni fa diede origine al sistema solare. Lanciò la sua idea nel marzo 1950 sull’’Astrophysical Journal” in uno di quegli articoli che vengono definiti ”seminal” perché gettano il seme di nuove visioni scientifiche. Il modello della ”palla di neve sporca” (’dirty snowball”) ha ispirato centinaia di ricerche e di nuovi articoli, finché il 14 marzo 1986 venne l’ora della verità. In quella notte la sonda europea ”Giotto” sfiorò la cometa di Halley passando ad appena 600 chilometri dal suo nucleo e durante la fase di avvicinamento, prima di subire il brutale urto di un granello di polvere cometaria che l’avrebbe messa K.O. per alcune ore, ne inviò migliaia di immagini. A raccoglierle, nel Centro Esa di Darmstadt, vicino a Francoforte, c’era un esercito di astronomi, e tra questi anche Whipple. Le prime fotografie erano Confuse. I progettisti della sonda immaginavano che la cometa fosse brillante; invece, a sorpresa, risultò nera come una lavagna mentre erano brillanti i getti di gas che ne uscivano, per cui la telecamera inquadrava questi getti, mentre il nucleo della cometa restava quasi fuori campo. Alla fine, quando le immagini furono elaborate al computer, si vide che in effetti il nucleo della Halley è un iceberg oblungo di 8 per 12 per 16 chilometri, coperto da una scura crosta di composti del carbonio. Le analisi successive, rivelarono vapore acqueo nei getti. Così Whipple poté brindare alla convalida della sua teoria. Nato nello Iowa e studente all’Università della California, nella sua tesi di laurea Whipple aveva calcolato l’orbita di Plutone, pianeta allora appena scoperto, passando poi alla Harvard University (fino al 1977) e allo Smithsonian Observatory. Ad Harvard ebbe il compito di controllare migliaia di fotografie di un grande atlante stellare e per alleviare la noia incominciò a cercare su quelle lastre tracce di comete: ne scoprì sei, e da allora si dedicò a quel campo della ricerca. Consulente della Nasa [...] una sua fotografia firmata era a bordo della sonda spaziale ”Contour”, diretta alla cometa di Encke, studiando la quale Whipple aveva sviluppato la teoria della ”palla di neve sporca”, ma la navicella non ha avuto fortuna, è esplosa prima di arrivare alla meta. Ha invece avuto successo [...] la sonda ”Stardust”, che nel gennaio 2004 ha incontrato la cometa Wild catturando un pizzico di particelle della sua chioma [...]» (Piero Bianucci, ”La Stampa” 2/9/2004).