Varie, 2 settembre 2004
SEPPI
SEPPI Andreas Caldaro (Bolzano) 21 febbraio 1984. Tennista • «Alto, biondo, allampanato e un po’ rigido nei movimenti, attaccante da fondocampo, non ha un gioco spettacolare [...] di sicuro è più portato per le superfici dure ed è schivo come un tedesco e focoso nel tifo calcistico (il Milan) come un italiano: ”A casa sono tedesco, altrimenti sono italiano in pieno. Le emozioni ci sono, ma nel match sono calmo. [...] Il mio tennis? Di molto buono non ho niente, meglio di dritto che di rovescio, servizio discreto, cerco di far gioco, sto sempre lì e penso che si possa migliorare sempre tutto, basta aspettare e arriva il momento che cominci a vincere”. [...] sciava bene (’Ma non vincevo come a tennis e poi faceva troppo freddo”), giocava benino al calcio (’Ma perdevo troppo”), s’è innamorato del rovescio a due mani di Kafelnikov (’Il mio idolo”), ha preso il diploma di ragioneria, non è mai stato assillato dai genitori (papà Hugo autotrasportatore e mamma Marialuise che lavora in un negozio d’abbigliamento) [...]» (Vincenzo Martucci, ”La Gazzetta dello Sport” 2/9/2004).