L’Indipendente 22/08/2004, 22 agosto 2004
eserto della Giordania, deserto nel senso letterale. Non c’è nessuno, i turisti, una volta numerosi, girano alla larga timorosi dei lampi di guerra mediorientali
eserto della Giordania, deserto nel senso letterale. Non c’è nessuno, i turisti, una volta numerosi, girano alla larga timorosi dei lampi di guerra mediorientali. Anche qui si combatte, ma fuori tempo. Sotto i faraglioni di roccia battezzati da T.H. Lawrence i ”sette pilastri della saggezza”, la cavalleria e le truppe cammellate delle tribù arabe di Feisal attaccano i turco ottomani alleati dei tedeschi. Hanno avuto in cambio la promessa dell’indipendenza dagli inglesi rappresentati da uno strano personaggio, che magro, allampanato, inopinatamente tutto vestito di bianco partecipa alla battaglia al grido di Allah U Akbar. l’ennesima reincarnazione di Lawrence d’Arabia, per una docufiction britannica che noi vedremo in autunno. Nulla a che vedere con l’icona indimenticabile di Peter O’Toole nello stesso ruolo, ma riproporre quella storia è utile a capire perché i servizi segreti inglesi in Medio Oriente funzionino meglio di quelli americani, e perchè oggi una parte di quei musulmani ce l’abbiamo contro.