Da Più in basso del tuo cuore. Lettere a Giuseppina, a cura di L. Scaraffia, Editori Riuniti, e da Lettere di Napoleone, traduzione di A. Lissoni, Napoli 1839., 1 settembre 2004
SEI UNA GOFFA CENERENTOLA
Non ti amo proprio più, anzi ti detesto. Sei volgare, proprio goffa e stupida, una vera Cenerentola. Hai smesso di scrivermi, non ami tuo marito; sai il piacere che gli fanno le tue lettere e non gli scrivi. Sei righe buttate giù a casaccio! Che fate dunque tutto il giorno, signora? Quale e così importante impegno vi sottrae il tempo per scrivere al vostro bravissimo amante? Quale affetto soffoca e pone in disparte l’amore, il tenero e costante amore che gli avete promesso? Chi può essere questo meraviglioso e nuovo amante che assorbe ogni vostro istante, tirannizza le vostre giornate e vi impedisce di occuparvi di vostro marito?
Giuseppina, attenta, una notte sfonderò le vostre porte e mi infilerò nel vostro letto. Ricordatevi del pugnale di Otello! Invero, sono inquieto, mia buona amica, per il fatto di non ricevere tue notizie: scrivimi in fretta quattro pagine di quelle amabili cose che riempiono il mio cuore di sentimento e di piacere. Spero di stringerti fra poco tra le mie braccia e di coprirti di un milione di baci, ardenti come all’Equatore, un bacetto ben dato sul tuo robino. Mille baci su tutto.
Verona, 23 novembre 1796