L’Indipendente 22/08/2004, 22 agosto 2004
Per secoli, l’origine e la lavorazione della seta furono avvolte da un fitto mistero. In Cina veniva lavorata già dal 2600 a
Per secoli, l’origine e la lavorazione della seta furono avvolte da un fitto mistero. In Cina veniva lavorata già dal 2600 a.C., ma per oltre trenta secoli (fino al 300 d.C.) i cinesi cercarono di mantenere il segreto, tanto che ancora durante l’Impero Romano, in Occidente si credeva fosse ottenuta dalla corteccia di un raro albero che cresceva solo in Oriente. Per questo, era ritenuta un bene riservato solo ai nobili: Giulio Cesare arrivò addirittura a emanare un decreto che ne ammetteva l’uso solo per il confezionamento dei suoi abiti e per quelli dei suoi ufficiali. Quando si scoprì che il pregiato tessuto altro non era che il frutto della lavorazione dei filamenti prodotti da una baco (il Bombyx Mori), iniziarono a essere messi in atto stratagemmi per procurarseli. L’imperatore Giustiniano, nel 515, inviò in Cina due monaci, che fecero ritorno con due bastoni di bambù pieni di bachi da seta. Attorno all’anno Mille la lavorazione si diffuse in tutta Europa e, tra il 1300 e il 1500, si sviluppò soprattutto in Italia. Firenze, Milano, Lucca e Venezia erano i principali centri del nostro artigianato serico.