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 2004  agosto 26 Giovedì calendario

Il mondo sarà sempre più wireless. Vale a dire libero dai cavi. Questa almeno è la promessa degli esperti che indicano il 2007 come l’anno in cui il traffico senza cavi raggiungerà in percentuale quello su linee fisse, con 10 milioni di utenti sempre pronti a collegarsi dagli hot spot (i punti di accesso pubblico) europei e oltre 12 milioni di utenti saltuari

Il mondo sarà sempre più wireless. Vale a dire libero dai cavi. Questa almeno è la promessa degli esperti che indicano il 2007 come l’anno in cui il traffico senza cavi raggiungerà in percentuale quello su linee fisse, con 10 milioni di utenti sempre pronti a collegarsi dagli hot spot (i punti di accesso pubblico) europei e oltre 12 milioni di utenti saltuari. D’altronde che ci siano sempre meno cavi nei quali inciampare lo si capisce dal numero di schede di rete e Access Point per il collegamento casalingo venduti: strumenti che permettono di collegare uno o più computer alla rete Internet o a quella Interna senza bisogno di fili o periferiche. Si tratta di un’importante fetta di mercato che sta conquistando spazio perché punta anche sul miglioramento dei protocolli e della velocità di connessione a Internet. E anche se oggi è dagli aeroporti, dai grandi alberghi e dalle stazioni ferroviarie che è più facile collegarsi in modalità wireless, sempre più sono gli internet café, i bar e le biblioteche che consentono di trasmettere dati tra due o più computer o di entrare in rete utilizzando l’etere. Wi-Fi è l’abbreviazione di Wireless-Fidelity, fedeltà senza filo, gioco di parole sul celebre acronimo ”Hi-Fi”. In tutti gli uffici, ma anche in qualche casa, è facile trovare due o più computer collegati tra di loro con un cavo. Questi pc sono in rete e possono scambiarsi dati e condividere file e risorse come la stampante o l’accesso a Internet. Il tipo di collegamento che si utilizza per mettere due computer in rete si chiama ”Ethernet”: Wi-Fi (spesso indicato anche come Ieee 802.11b) non è altro che l’estensione della rete Ethernet a un sistema wireless, cioè senza fili. Il sistema utilizza un collegamento radio per far dialogare i computer senza utilizzare cavi. Configurare il computer per il Wi-Fi non è semplice, ma già oggi alcuni sistemi operativi, come Windows Xp, prevedono la configurazione Wi-Fi come supporto per le reti wireless di serie. Le reti senza filo danno il meglio quando utilizzate per condividere l’accesso a Internet con Adsl o fibre ottiche: in questo caso, però, devono essere collegate ad un router, un apparecchio che collega il computer contemporaneamente alla rete Internet e a quella locale. è qui che entrano in gioco gli access point. Gli access point permettono infatti di collegare una rete wireless con una rete cablata, per esempio con le fibre ottiche. Se la tecnologia wireless risale a una ventina di anni fa, il suo scarso utilizzo è dipeso in primo luogo dalla bassa velocità originaria di trasmissione. L’invenzione della modulazione a spettro distribuito ha aumentato notevolmente affidabilità e prestazioni ed è alla base di tutti i sistemi wireless moderni. Nel 1999, l’Ieee (Institute of Electrical and Electronics Engineers) ha ratificato lo standard denominato 802.11b, che ha permesso alle reti wireless di raggiungere velocità massime di trasmissione dei dati di 11 Mb/s (con il collegamento via cavo la velocità di trasmissione è di 100 Mb/s). Con l’ulteriore sviluppo dello standard 802.11g si raggiunge una velocità massima di 54 Mb/s, anche se solo per brevi distanze tra trasmettitore e ricevitore. Una novità recente è l’introduzione del roaming, grazie al quale gli utenti possono spostarsi all’interno di un’area coperta dal segnale radio, rimanendo costantemente connessi alla rete passando da un access point a un altro. Per quanto riguarda la sicurezza dei collegamenti di rete wireless, la maggioranza degli apparati in commercio certificati dalla Wi-Fi Alliance dispongono di un sistema denominato Wep (Wire Equivalent Privacy), in grado di crittografare le comunicazioni tra gli access point e i terminali, in modo da rendere non intercettabili da parte di terzi i dati scambiati dagli utenti sulla rete. E le chiavi di accesso per decriptare il segnale cambiano ogni due minuti. «Si stanno inoltre implementando le funzionalità di sicurezza a livello perimetrale (tecnologia firewall) e le tecnologie antivirus», spiega Davide Carlesi, Country manager di SonicWall, azienda californiana di soluzioni integrate di sicurezza. «Le applicazioni che avranno più successo saranno quelle all-in-one». Gabriele Nava