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 2004  agosto 26 Giovedì calendario

Le sfide tecnologiche dell’energia alternativa e della mobilità sostenibile passano anche attraverso la bicicletta solare

Le sfide tecnologiche dell’energia alternativa e della mobilità sostenibile passano anche attraverso la bicicletta solare. Il Dini Motive Team di Sassuolo (Modena) ha recentemente partecipato a una delle gare più importanti a livello internazionale, il Solar Bike Rayce, che si svolge annualmente sul circuito di Formula Car all’interno dell’Heartland Park di Topeka, in Kansas (Usa). Con più di 30 squadre di tutto il mondo in gara, il team italiano si è classificato al quarto posto assoluto e primo nella sua categoria. La squadra, composta da tre pedalatori e patrocinata da Legambiente, dalla Provincia e dal Comune di Modena e da Agenda 21, ha gareggiato in sella a ”Maiale” (vedi immagini sotto), un carrello di spinta alimentato dal Sole e applicato all’assale posteriore di una comune bicicletta. Con questo veicolo ecologico gli italiani hanno superato una prova di velocità e accelerazione e una prova di resistenza, in cui hanno percorso 100 km in 2 ore e 31 minuti. Il team modenese partecipò anche come unica squadra europea all’edizione 2003 del World Solar Cycle Challenge (www.wsc.org.au), la gara ”solare” più importante del mondo, percorrendo 1.739 chilometri. Sempre a proposito di energia solare, non si può non parlare di Nuna, l’auto che lo scorso 11 giugno è arrivata a Porto per la cerimonia di apertura del campionato europeo di calcio Euro 2004; portando a termine il più lungo percorso mai effettuato da una macchina alimentata con l’energia del Sole. Nuna era partita due settimane prima da Atene, sede dei Giochi olimpici 2004, per attraversare, durante i 6.500 chilometri del tour, ben 15 Paesi europei. Nell’ottobre 2003, Nuna II si era già conquistata il titolo di auto a energia solare più veloce del mondo vincendo il World Solar Challenge attraverso gli oltre 3.000 chilometri del deserto australiano a una velocità media di 97 km/h. Il progetto, sostenuto da Unicef e Agenzia Spaziale Europea, è stato denominato ”Adiante” (in portoghese significa ”avanzato”), per evidenziare il messaggio rivolto ai giovani sui temi della ricerca scientifica e tecnologica legata al consumo energetico e allo sviluppo sostenibile.