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 2004  agosto 26 Giovedì calendario

Protezione civile e vigili del fuoco sono già in allerta: se anche questo agosto farà caldo come nei due anni precedenti, dovremo rassegnarci a trascorrere giorni al mare e in campagna con il rischio di attacchi di vespe

Protezione civile e vigili del fuoco sono già in allerta: se anche questo agosto farà caldo come nei due anni precedenti, dovremo rassegnarci a trascorrere giorni al mare e in campagna con il rischio di attacchi di vespe. Questi insetti prediligono i climi miti, e in vacanza, quando si passano ore all’aperto, in mezzo alla natura, è più facile incontrarli. Nel 2003 sulla spiaggia di Scarlino, in Toscana, in poche settimane, oltre 800 bagnanti dovettero farsi medicare d’urgenza, e in altre località turistiche ci furono diverse morti dovute a shock anafilattico. Ma in realtà le vespe non sono pericolose come si potrebbe dedurre dalle cronache. La vespa si riconosce dall’ape perché ha il corpo allungato. Anch’essa dotata di pungiglione, attacca solo per difesa. Tuttavia, a differenza dell’ape, non muore in seguito alla puntura poiché il pungiglione, almeno nella maggior parte dei casi, non rimane intrappolato nella pelle. Le vespe più comuni appartengono alle famiglie degli sfecidi e dei vespidi, che comprendono calabroni e bombi. Il pungiglione serve per cacciare. Tutti i vespidi, infatti, sono carnivori e predano altri invertebrati, oppure prelevano carne da animali già morti. In origine il pungiglione era un’appendice che serviva per deporre le uova e si è poi evoluto fino a diventare un’arma. Il veleno che contiene è capace di paralizzare le piccole prede, ma anche di provocare dolore al predatore che attaccasse la vespa, dissuadendolo così dal ripetere il tentativo. Proprio in virtù della pericolosità di questo veleno, molti insetti di altri ordini, come alcune mosche, si sono evoluti in modo da assomigliare alle vespe. vero che le vespe possono diventare aggressive se si sentono minacciate, ma ciò dipende anche dal grado di socialità della specie: quelle più arcaiche sono solitarie e ogni femmina vive per conto suo, costruendo tane sotterranee. Le specie più evolute sono invece coloniali e vivono in società divise in caste, con operaie e regine. I loro nidi possono ospitare migliaia di individui e di solito sono scavati sotto terra oppure ricavati all’interno di tronchi d’albero e cavità di edifici. Le vespe cartonaie, per esempio, masticano il legno fino a ottenerne una pasta simile a cartone, che modellano per costruire i favi con le cellette esagonali. Questi nidi possono essere grandi anche più di un pallone da basket e vengono attaccati a un sostegno rigido (roccia, albero...). Nidi così grandi e così popolati possono essere molto pericolosi, perché in caso di minaccia vengono difesi da eserciti di operaie pronte a pungere. E se una puntura provoca solo dolore, decine di punture possono risultare fatali. Madre snaturata La regina si accoppia una volta sola, in autunno, e conserva per tutto l’inverno in una camera addominale gli spermatozoi. In primavera, quando fonda la nuova colonia, inizia a deporre e a fecondare le uova. Come nelle api e nelle formiche, anche nelle vespe i maschi, a differenza delle femmine, nascono da uova non fecondate. la regina quindi a determinare il sesso dei figli, decidendo se fecondare o meno le proprie uova. ghiotta di succhi Le vespe sono predatori e cacciano altri insetti, paralizzandoli con il veleno contenuto nel pungiglione. Sono dotate di robuste mandibole con cui fanno a pezzi le prede. Sono anche ghiotte delle secrezioni dolciastre delle piante, ma dato che non hanno un apparato succhiatore come quello delle api, si limitano a leccare il nettare. Così nasce un’operaia La regina depone un singolo uovo in ogni celletta del nido. L’uovo si schiude dopo circa 7 giorni e la larva che ne emerge va incontro a 5 mute successive. Dopo circa 90 giorni la larva si trasforma in una pupa, ricoprendosi di un bozzolo di seta. Dopo altri 80 giorni dal bozzolo emerge una vespa operaia pronta a lavorare per la colonia. Società matriarcale Le vespe non immagazzinano riserve alimentari per l’inverno e quindi le colonie durano solo una stagione (nella foto, un nido). Le regine svernano al riparo e in aprile si risvegliano per fondare la nuova colonia. Le prime larve sono accudite dalla regina, ma una volta adulte saranno le operaie a occuparsi della madre e delle sorelle. In autunno la regina inizia a produrre uova da cui nascono non più operaie sterili, ma femmine fertili e maschi. Le giovani regine si accoppiano e poi cercano un rifugio per l’inverno, mentre le operaie muoiono e la colonia si estingue. Zapi, specialista nei prodotti per la protezione del verde e dell’ambiente domestico dai parassiti, propone un nuovo rivoluzionario insetticida: SPEED SPRAY vespicida specializzato. SPEED SPRAY, grazie allo speciale erogatore a lunga gittata, può essere utilizzato con sicurezza per raggiungere i nidi più lontani, quali sottotetti e cornicioni, ed eliminare tutte le vespe. SPEED SPRAY è venduto nelle rivendite specializzate per giardinaggio ed è disponibile in bombola nelle taglie da 400 ml e 750 ml. Per ulteriori informazioni, chiamare il numero 049 959 77 77.