Mario Torre, Macchina del Tempo, agosto 2004 (n.8), 26 agosto 2004
C irca 5 chilometri dentro le viscere del San Gottardo (nella foto il tunnel prima che iniziassero i lavori), il massiccio alpino che separa il Nord Italia dal resto dell’Europa continentale
C irca 5 chilometri dentro le viscere del San Gottardo (nella foto il tunnel prima che iniziassero i lavori), il massiccio alpino che separa il Nord Italia dal resto dell’Europa continentale. 400 operai stanno lavorando attorno alla talpa d’acciaio che notte e giorno scava quello che è destinato a diventare il tunnel più lungo del mondo. Una doppia galleria ferroviaria di 57 chilometri, grazie alla quale si potrà andare in treno da Milano a Zurigo in 2 ore e 10 minuti invece delle attuali 4 ore e 15. Due talpe, una in direzione nord, l’altra in direzione sud, stanno scavando il tunnel con oltre 2.500 metri di roccia sopra la testa. Un enorme disco formato da 50 scalpelli a rulli rotanti che sbriciolano la roccia del massiccio del San Gottardo a un ritmo che va dai 20 ai 40 metri al giorno.Tutto il materiale di scavo viene portato via su rulli trasportatori e su vagoncini. Tutta la pietra estratta dalla montagna è riciclata sul posto, trattata e recuperata per diventare calcestruzzo. Ma mentre si scava si fissano griglie metalliche alla volta della galleria utilizzando speciali viti lunghe 4 metri che vengono sparate all’interno di fori realizzati da enormi trapani. Terminata questa operazione tocca alla squadra dei cementatori che spruzzano uno strato di 15 centimetri di calcestruzzo a presa rapida sulla volta della galleria che in 15 minuti la rende sicura. Alla base della galleria un altro esercito di operai specializzati getta immense quantità di cemento e fissa i binari su cui tutta la struttura si muove. Quest’opera costerà circa una ventina di miliardi di euro, dicono all’Ufficio federale dei trasporti elvetici.