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 2004  agosto 26 Giovedì calendario

Cinque sono i più grandi campioni dell’antichità, giunti fino a noi sulle ali della leggenda. Tra loro, il più famoso fu senz’altro Milone, nato a Crotone – in Magna Grecia – e pugile imbattibile

Cinque sono i più grandi campioni dell’antichità, giunti fino a noi sulle ali della leggenda. Tra loro, il più famoso fu senz’altro Milone, nato a Crotone – in Magna Grecia – e pugile imbattibile. Conquistò la sua prima corona olimpica nella 60ª edizione del 540 a.C., gareggiando nella sezione giovanile. Otto anni dopo, si ripresentò per il primo di ben cinque titoli consecutivi, impresa prodigiosa anche per gli standard attuali. Al tempo della 67ª Olimpiade (512 a.C.), Milone aveva superato la quarantina, eppure combatteva e vinceva ancora contro avversari di vent’anni più giovani. Altro incredibile atleta fu Teagene di Taso. Pausania scrisse che Teagene vinse nella sua carriera agonistica ben 1.400 corone. Fu pugile, pankratista e corridore, ma conosciamo soltanto i suoi successi alla 75ª e alla 76ª Olimpiade (480 e 476 a.C.). Diagora di Rodi è un nome che già ci è noto: è il vincitore dell’incontro di pugilato durante la nostra 79ª Olimpiadi. Nelle Olimpiadi successive, fu dichiarato ”imbattibile” dagli Elei. Nessuno infatti osava combatterlo. Diagora si ritirò nella sua Rodi, dove fondò una scuola e una dinastia di successo. Tanto che morì di gioia a Olimpia colpito al cuore dalle vittorie dei suoi figli. Secondo le testimonianze, non fu solo un uomo dalle capacità agonistiche straordinarie, ma anche un nobile illuminato e saggio. Altro celebre pankratista fu Polidamo di Scotussa, vincitore alla 93ª Olimpiade del 408 a.C.. Come disse ancora Pausania, l’uomo «pareva spinto dal desiderio di emulare le fatiche di Eracle». Melancoma di Caria fu anch’egli un boxer, di cui conosciamo la vittoria nella 207ª Olimpiade del 49 d.C. Sembra che negli incontri si limitasse alla sola difesa, finché l’avversario, del tutto stremato, stramazzava a terra o abbandonava lo scontro.