26 agosto 2004
Tags : Misty. May
May Misty
• Nata a Los Angeles (Stati Uniti) il 30 luglio 1977. Giocatrice di beach volley. Medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atene (2004). «[...] mentre la musica rimbombava, e il pubblico ballava sugli spalti, Misty May ha preso una delle bottigliette che contenevano i resti di sua madre. Le ha vuotate sul terreno di gioco, con il piede ha mischiato tutto alla rena. ”Mamma, dammi la forza”. Poi ha giocato, e ha vinto. [...] Il beach volley femminile alle Olimpiadi è una cosa strana. Le canzoni di Madonna e Lenny Kravitz a tutto volume durante le fasi di gioco; un disc jockey che urla ”showtime” ad ogni interruzione, gli spettatori che sono lì soltanto per l’avvenenza delle atlete in costume. Misty è una leggenda di questo sport. nata nel posto giusto, sulla spiaggia di Santa Monica, California. Gioca meglio delle altre [...] Soprattutto, è molto bella. Il suo fisico da modella, lunghi capelli neri e occhioni verdi, l’ha portata sulle copertine di ”Sport Illustrated”, le ha fatto arrivare offerte da Hollywood. Tutte rifiutate. Misty è anche una ragazza [...] che ha molto sofferto, che sente di avere un debito. Sua madre, Barbara. Il cancro se la stava portando via già [...] a Sydney. Non riuscì a trascinarsi dall’albergo allo stadio, per vedere la figlia che giocava e piangeva, si impappinava, sbagliava le palle più elementari, con la sua compagna di squadra finiva quinta in una gara dove era favorita. Cambiò partner, iniziò il suo sodalizio con Kerri Walsh, una ragazzona californiana che viveva nel suo mito, si conobbero perché le aveva chiesto un autografo. Divennero una coppia imbattibile. [...] Da sua madre, Misty ha avuto soprannomi come ”fagiolino”, ”maggiolina”, tutti diminutivi, quasi a indicarne la fragilità. [...] ”Tutte le ragazze sono venute qui con la loro famiglia. Perché non avrebbe dovuto esserci anche la mia? So che a molti sembra una cosa macabra, ma sbagliano. qualcosa che viene dal cuore”. Così, ha aperto la bottiglietta di plastica, e con il braccio teso a disegnare un arco ha sparso le ceneri di sua madre, al vento e alla sabbia. Poi è salita sul podio e ha guardato la medaglia. C’era un angelo inciso nell’oro. Cenere alla sabbia, da Sydney ad Atene il cerchio di Misty si è chiuso» (Marco Imarisio, ”Corriere della Sera” 26/8/2004).