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 2004  agosto 26 Giovedì calendario

Halkia Fani

• Nata a Larissa (Grecia) il 2 febbraio 1979. Medaglia d’oro dei 400 ostacoli alle Olimpiadi di Atene (2004). «E pensare che nel 2000 si era ritirata, stanca di essere sempre rotta, più alle prese con i lettini degli studi medici che con il manto gommoso della pista. Stanca e confusa aveva deciso di cambiare vita. E poi c’era dietro una storia d’amore. Fani Halkia voleva andare negli Stati Uniti per seguire il ragazzo che amava, un atleta che aveva avuto una borsa di studio. Ma non aveva risultati per ottenerla pure lei. Decise allora di iscriversi a una scuola di giornalismo e lasciò l’atletica. Aggressiva come ha mostrato di essere [...] sugli ostacoli, si fece notare, tanto da trovare in fretta un posto nella redazione di una trasmissione televisiva, Giungla, una trasmissione di costume che trattava soprattutto scandali. Non compariva in video, ma i suoi pezzi erano molto apprezzati. E forse in quei mesi ha trovato il bandolo della matassa per districarsi anche nella giungla di ostacoli. Avrebbe potuto fare strada nella nuova professione se un giorno Giorgios Panagiotopoulos non l’avesse cercata e le avesse parlato trovando le parole giuste per farla sognare. Già, perché Fani prima di essere un’apprendista giornalista aveva mostrato talento nell’atletica. Figlia di una famiglia della media borghesia di Larissa, aveva iniziato a praticare atletica nel ’96 a 16 anni con il salto in alto prima di passare ai 400 metri. Prima piani, poi con gli ostacoli. Si fece notare nel ’98 con il record greco juniores dei 400 hs, 59’’07. Ma poi cominciarono gli infortuni. Giorgios Panagiotopoulos non è una persona qualunque. Era il predecessore di Kenteris [...] ”Fani - le disse - io credo in te. So che se riuscirò a convincerti a tornare ad allenarti, tu potrai arrivare a risultati che neppure immagini”. Un fulmine nell’anima di un’atleta dimezzata, una frustata al suo orgoglio sopito. ”Era bello sognare, ma difficile riprendere - racconta la Halkia - I malanni muscolari erano guariti, ma avevo tanta ruggine addosso”. La prima stagione, il 2002, la chiuse sui 400 hs con uno stagionale di 58’’80, la successiva con 56’’40. Il baco era diventato una crisalide. Ma Fani non era ancora convinta. [...]”» (Pierangelo Molinaro, ”La Stampa” 26/8/2004).