Varie, 26 agosto 2004
MUOZ
MUOZ MOLINA Antonio Ubeda (Spagna) 10 gennaio 1956. Scrittore. «Uno scrittore versatile. Se fosse un pianista, passerebbe con facilità dal cembalo al ragtime esaltando Bach con la luce che promana dai ritmi di Scott Joplin e da un postribolo di Saint Louis. E viceversa, conservando la stessa lucidità nelle architetture e nello stile. Era possibile apprezzare queste doti leggendo prima Carlota Fainberg e successivamente Sefarad, i due libri che hanno finalmente imposto l’autore andaluso anche all’attenzione dei lettori italiani (pubblicati entrambi da Mondadori: l’altro suo editore è Passigli). Il primo era un romanzo costruito intorno a un’allucinazione: una storia borgesiana ambientata in un albergo di Buenos Aires, dove appare e scompare una donna favolosa, un fantasma dotato di molta più carnalità di un essere vivente. Sefarad era invece un romanzo di romanzi, il polittico di un’Europa novecentesca, ansiosa e sanguinosa, percorsa dai treni colmi di esuli, uomini e donne che fuggono dalle dittature fasciste e staliniste e che si incontrano fra loro, nell’attesa che arrivi un killer con il mandato di ucciderli. Niente dell’altro mondo [...] appartiene più al registro fantastico di Carlota Fainberg. O, almeno, appartiene al registro fantastico la più corposa delle storie, quella che apre il volume e che gli dà il titolo (la raccolta risale ai primi anni Novanta e si compone di dodici testi scritti nel corso di un decennio: sono dunque gli esordi di Muñoz Molina). [...]» (Francesco Erbani, ”la Repubblica” 26/8/2004).