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 2004  agosto 25 Mercoledì calendario

Con i suoi 2 milioni e passa di modelli venduti in tutto il mondo, l’iPod della Apple è da considerare a buon diritto il padre di tutti i lettori Mp3

Con i suoi 2 milioni e passa di modelli venduti in tutto il mondo, l’iPod della Apple è da considerare a buon diritto il padre di tutti i lettori Mp3. O almeno di quelli che puntano su un hard disk interno per memorizzare centinaia di canzoni. Proposto nelle versioni da 15, 20 e 40 Gb, «iPod ha rivoluzionato il modo in cui le persone ascoltano la musica» ha affermato Steve Jobs, fondatore di Apple. Anche se è giusto sottolineare che se oggi milioni di persone ovunque nel mondo stanno modificando le loro abitudini per quanto riguarda la fruizione della musica il motivo è da ricercarsi prima di tutto nello sviluppo della tecnologia di compressione audio digitale Mp3. Nei file wave (che sono un ottimo esempio di musica digitale), ogni secondo di un brano in stereofonia in formato Cd-Audio viene digitalizzato a 44,1 KiloHertz (ovvero 44.100 volte al secondo). Ogni valore viene memorizzato in 2 byte (16 bit) e su due canali per riprodurre l’effetto stereo. In pratica, quindi, un file wave occupa su hard disk uno spazio di 44.100 x 16 bit x 2 = 1.411.200 bit al secondo (o se preferite 176.400 byte). Considerando che mediamente un brano musicale ha una durata di 3 minuti e mezzo, lo spazio necessario per memorizzarlo sul pc è di 176.400 x 210 = 37.044.000 (37 Mb). Col formato Mp3 è invece possibile memorizzare lo stesso brano, con la stessa qualità, in 3 o 4 Mega! Progettato dalla Mpeg (Moving Picture Expert Group), l’Mp3 (o Mpeg 1-layer 3) nasce dall’esigenza di far viaggiare la musica in Rete tanto che è giusto rilevare come la rivoluzione fondata su questo algoritmo non è partita dalle case discografiche o dall’industria musicale ma dagli utenti di internet appassionati di musica e si basa su un concetto semplice: filtrare un brano musicale digitale eliminando tutte le informazioni non necessarie. Per fare un esempio, accade quasi sempre che suoni di strumenti differenti si sovrappongano tra loro. Nei casi in cui il suono più alto copre totalmente quello più basso l’effetto di mascheramento permette di eliminare le informazioni dei suoni più deboli che non sarebbero comunque percepite dall’orecchio. L’Encoder Mp3 è il programma che analizza il file digitale non compresso e lo trasforma in un file Mp3. Generalmente una compressione di 128 Kbit/s (nella quale cioè occorrono 128 Kbit di dati per riprodurre un secondo di audio) è considerata sufficiente per avere una qualità simile a quella dei Cd. Quanto al funzionamento, invece, il lettore Mp3 non è tanto diverso dal caro vecchio lettore Cd portatile: la musica viene memorizzata in digitale su un piccolo hard-disk (l’iPod mini può contenere fino a 1.000 brani) e trasformata in analogica da un convertitore (Dac), arrivando all’amplificatore della cuffia e infine alla cuffia stessa. Lo schermo mostra informazioni su autore, titolo, genere, ecc. La riproduzione si avvale di 21 differenti effetti di equalizzazione predefiniti (14 per i vari generi musicali e 7 per l’esaltazione o la riduzione della gamma alta e bassa dello spettro sonoro, banda vocale inclusa) ai quali si aggiunge il filtro di normalizzazione così da livellare il volume d’uscita delle tracce audio registrate a livelli differenti. Il software per la gestione degli Mp3 è iTunes per utenti Mac e MusicMatch Jukebox Plus per Windows. L’iPod è infine anche un veloce disco esterno che può essere utilizzato per l’archiviazione di dati e un pratico gestore di contatti in grado di archiviare circa 100 nominativi da Outlook, Eudora e Palm Desktop, oltre ad avere un calendario, un orologio digitale e i giochi. In Italia la versione mini di iPod è in uscita a luglio: «Pensiamo che sarà piuttosto popolare, soprattutto fra i più giovani», profetizza Steve Jobs. Gabriele Nava