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 2004  agosto 25 Mercoledì calendario

DOSSENA

DOSSENA Giampaolo Cremona 30 settembre 1930, Cremona 5 febbraio 2009. Studioso della letteratura italiana • «[...] Dobbiamo molto a Giampaolo Dossena. Il suo gran rifiuto da giovane (e ci voleva coraggio all’epoca) dello stento e arido benché vanaglorioso mondo universitario (e sarebbe stato un gran maestro). Lo stile (che è l’uomo) con cui ha dispiegato (per gli stolti dissipato) un talento straordinario battendo territori disprezzati con nello sguardo sempre la luce ardimentosa di Jim Hawkins, il ragazzo che partì alla scoperta dell’isola del tesoro (e lo trovò alla fine). La tenerezza (che è così detta se cose nuove detta) con la quale ci ha messo a parte con tratto confidenziale (come si diceva di certi cantanti capaci di acuti che sembravano sussurri) delle vicende, delle opere, dei giorni e degli uomini che hanno fatto la letteratura italiana. Con movenze alteramente aristocratiche, è uno dei più veri democratici dell’Italia contemporanea: ha affrancato dalla schiavitù e riscattato dall’apartheid un’intera cultura (quella dei giochi) [...] è autore specializzato in opere impossibili (la storia confidenziale della letteratura italiana, appunto, la guida letteraria dell’Italia settentrionale [...]) che nel Tremila spiegheranno a chi avrà voglia di saperlo di che materia erano fatti certi nostri sogni» (Antonio D’Orrico, ”Sette” n. 9/1999). «Da molti decenni il caso Dossena è unico, sulla scena italiana della scrittura. I suoi lettori, e non sono pochi, lo sanno: Giampaolo Dossena coniuga un´ù’erudizione inusuale anche secondo i parametri dei ”vecchi tempi” con una curiosità analitica e mai sazia per argomenti come la letteratura italiana, i giochi e il bricolage e con una scrittura affilatissima, per precisione e ampiezza di taglio. Data la riluttanza del personaggio alle dimensioni contemporanee dell’’evento” non lo si vede mai sulle pubbliche piazze a leggere Dante o Teofilo Folengo o Gadda (il che è anche un po’ un peccato); così Dossena si guadagna l’etichetta di ”appartato”. Ma chi ha collezionato i suoi libri ha attualmente in biblioteca una vasta, ancorché incompiuta, Storia confidenziale della letteratura italiana [...] e una monumentale Enciclopedia dei giochi in tre volumi per la Utet che distilla un lavoro trentennale su giochi di carte, giochi in scatola, giochi con le parole, rubriche settimanali tenute per diverse testate in colloquio con i lettori. [...] Anni fa Dossena dedicò un saggio agli incerti confini della Brianza, dimostrando un talento da topologo di regioni mentali. Problemi simili li si ha anche con la regione dei giochi di parole, sin dalla loro definizione, e anzi denominazione (Dossena infatti preferisce dire: ”giochi con le parole”). [...]» (’la Repubblica” 4/12/2004).