Varie, 25 agosto 2004
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Trudeau Garry
• B. (Garretson Beekman Trudeau) New York (Stati Uniti) 21 luglio 1948. Fumettista. «Il più grande fumettista del mondo: la sua strip ”Doonesbury” [...] è la coscienza critica dell´America, sempre pronta a divertire e commuovere, sempre pronta a fare pensare. E sempre calata nella stretta attualità [...]» (Luigi Bolognini, ”la Repubblica” 25/8/2004) • «[...] nel 1968, creò Doonesbury, una striscia in cui i personaggi invecchiavano con i lettori. Il primo nome della serie era Bull Tales, traducibile con ”sciocchezze”: sorta di versione volgare di Peanuts, ”noccioline” (nel senso di nugae, cosette). Doonesbury è ora il cartoon più influente nella vita politica americana. Il presidente americano Gerald Ford disse che erano tre le maggiori fonti di informazione su quanto accadesse a Washington: la televisione, i giornali e Doonesbury. ”E non necessariamente in quest’ordine”. [...] Doonesbury, Premio Pulitzer 1975, è una sorta di monumentale America oggi altmaniano, lungo quasi quarant’anni. I personaggi più o meno fissi sono una cinquantina. Qualcuno è morto di Aids (Andy Lippincott), altri erano liberal e ora conservatori (Mike Doonesbury). [...] Come Art Spiegelman in Maus, la simbologia è per Trudeau decisiva. I personaggi non vengono mai rappresentati con il loro vero volto. Bush è stato prima un grande asterisco sormontato da un cappello da cowboy e poi da un elmo da condottiero romano. Newt Gingrich era una bomba con la miccia accesa, Dan Quayle una piuma senza peso né consistenza. Più volte censurato perché troppo esplicito e schierato, Doonesbury è un universo parallelo popolato da personaggi solo in apparenza improbabili. il caso di Zio Duke [...]: ex giornalista del Rolling Stone, governatore delle Samoa americane, nominatosi sindaco di una cittadina in Iraq, poi vittima delle inondazioni di New Orleans (ma solo per lucrarci), ha fatto parte dello staff di Bush nonostante fosse in stato vegetativo: solo che nessuno se ne è accorto. La figura più celebre è Zonker, un hippie californiano rimasto agli anni Settanta, che parla con le piante, fa da babysitter alla figlia di B.D. e con la vincita di una lotteria si è comprato il titolo nobiliare di visconte. ”Zonker” era anche il nick di Enzo Baldoni, il giornalista free lance ucciso in Iraq, storico traduttore di Doonesbury (gli è succeduto a Linus la moglie Giusi Bonsignore). Sua la recensione più calzante: ”Doonesbury è la più complessa, arzigogolata, intricata soap opera mai fumettata. Ma anche la più intrisa di umana pietà, di sensibilità, di passione civile”» (Andrea Scanzi, ”La Stampa” 27/2/2007).