Sandra Fiore, Macchina del Tempo, luglio 2004 (n.7), 24 agosto 2004
Nanotecnologie Esistono davvero i tessuti intelligenti? Che cosa sono? Marco, Castellanza (Va) Risponde Cosimo Carfagna, direttore dell’Istituto di chimica e tecnologia dei polimeri del Cnr - Napoli Non solo esistono, ma sono la nuova frontiera della moda abbinata all’ingegneria dei materiali polimerici
Nanotecnologie Esistono davvero i tessuti intelligenti? Che cosa sono? Marco, Castellanza (Va) Risponde Cosimo Carfagna, direttore dell’Istituto di chimica e tecnologia dei polimeri del Cnr - Napoli Non solo esistono, ma sono la nuova frontiera della moda abbinata all’ingegneria dei materiali polimerici. Con l’inclusione all’interno delle fibre di microcapsule, più piccole del diametro di un capello, è possibile infatti ottenere abiti capaci di ridurre, almeno in parte, la diffusione del calore. Questa tecnologia, messa a punto dalla Nasa per le tute degli astronauti, è basata sul principio che il contenuto della microcapsula, per fondere, assorbe l’energia proveniente dall’esterno impedendo che il calore riscaldi l’organismo. Negli Stati Uniti sono già in commercio T-shirt, calze e guanti da sciatore così pensati. Finora sono stati utilizzati filati sintetici, come il poliestere o l’acrilico, ma attualmente si sta lavorando anche su tessuti naturali come cotone o lino. Inoltre, caricando le microcapsule con sostanze in grado di propagarsi e di penetrare nel tessuto, è possibile avere un vero e proprio effetto farmacologico dell’indumento. Per esempio si possono utilizzare antibatterici per ridurre il cattivo odore del sudore, oppure vitamine e oli lenitivi per evitare gli arrossamenti della pelle. Un’attenzione particolare è rivolta anche all’uso di materiali ecosostenibili, che siano cioè rispettosi dell’ambiente, quindi poco inquinanti. Alcuni filati vengono realizzati ad esempio con fibre di mais mescolate con altro tessuto: una volta passati di moda si trasformano così in fertilizzanti. Dallo sviluppo della sensoristica e delle nanotecnologie nasceranno, infine, tessuti muniti di microsensori per monitorare le funzioni vitali di chi indossa l’indumento.