varie, 24 agosto 2004
DECO.
DECO (Anderson Luis de Souza) Sao Bernardo de Campo (Brasile) 27 agosto 1977. Calciatore. Secondo nella classifica del Pallone d’Oro 2004. Con il Porto ha vinto la Coppa Uefa 2002/2003 e la Champione League 2003/2004, col Barcellona la Champions League 2005/2006, dal 2008/2009 al Chelsea. Con la nazionale portoghese è stato vicecampione d’Europa (2004) • «[...] armonioso rifinitore brasiliano, naturalizzato portoghese e come tale punto di forza della nazionale di Scolari [...]» (’Calcio 2000” dicembre 2003). «[...] Correva l’anno 1997 quando Deco arrivò dal Brasile in Portogallo, destinazione Alverca. Un anno di ambientamento e immediatamente il trasferimento al Porto: qualche problema iniziale e poi la lenta continua ascesa. [...]» (José Antonio Jordao, ”Calcio 2000” aprile 2003). «[...] Scartato dal Benfica, Deco è stato acquistato dal Porto per... un tozzo di pane, come direbbe l’avvocato Agnelli. [...] è stato [...] Graeme Souness [...] all’epoca tecnico del Benfica, che non credeva in lui e l’aveva dirottato in prestito all’Alverca, in serie B. Era l’estate del 1997 e Deco, appena giunto dal Corinthians, non ne fece un dramma. Però neppure la stagione successiva, dopo essere stato protagonista di un exploit eccezionale (13 reti, 11 assist e promozione in A), il baffuto mister scozzese si convinse di inserirlo almeno nella nutrita rosa del Benfica e decise di scaricarlo a costo zero, rinunciando così a ogni diritto sul cartellino del talentuoso giocatore. Decisione strampalata [...] che ha fatto la fortuna del Porto. Lo scaltro presidente Pinto da Costa non aspettava altro per assestare il suo colpaccio. Anche se in un primo tempo, per non insospettire gli odiati rivali della capitale lusitana, fece muovere come prestanome i cugini poveri del Salgueiros, la terza squadra di Oporto [...] Deco come di abbreviativo di ”decorativo”, nel senso di artista del ”fùtebol”, oppure come ”decodificatore” di trame calcistiche. ”Ma in verità non so neppure io perché il mio nome sia questo. Si tratta di un vezzeggiativo che mi ha affibbiato mio zio materno quand’ero ancora ragazzino” [...]» (Francesco Masini, ”Eurocalcio” dicembre 2001). «Di lui José Mourinho ha detto: ”Nel mondo soltanto Figo ha la sua classe” [...] ”Un atipico. Con Mourinho giocavo di punta, a sinistra, a tutto campo, centrocampista, rifinitore. Facevo tutto. Marcatore e regista. Nel Barça sono schierato a centrocampo, accanto a Xavi, con un ”pivote’ alle spalle e tre attaccanti davanti. Mi sento un playmaker: dirigo la squadra, do ritmo al gioco [...] Penso però di avere caratteristiche simili a Nedved perché anche lui dà tutto per la squadra, difende, attacca, fa gol. il più grande. [...] Sono arrivato in Portogallo a 18 anni: non mi conosceva nessuno. diventato la mia seconda terra e, anche se i miei parenti sono rimasti laggiù, ormai mi sento anche portoghese” [...]» (Fabio Licari, ”La Gazzetta dello Sport” 12/10/2004).