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 2004  agosto 19 Giovedì calendario

Chambers John

• Charleston (Stati Uniti) 23 agosto 1949. Manager. Presidente e amministratore delegato di Cisco System. «Quando chiediamo ad America On Line di caricare una pagina Web è più che probabile che il nostro segnale passi attraverso vari router Cisco per arrivarci e servircela sul nostro schermo. Chambers è un gran venditore e basta, secondo alcuni. E per di più è strafortunato. Secondo altri è semplicemente un visionario, candidato a diventare la prossima vittima del darwinismo digitale che ha fatto invecchiare modi di produrre, vendere e consumare. Sta di fatto che in pochi anni ha fatto salire la Cisco System alle stelle. Tanto che uno storico dell’economia americana lo ha paragonato a Theodore Vail, il leggendario capitano d’industria che nel primo Novecento comprò centinaia di piccole compagnie telefoniche per riunificarle nel primo network nazionale. Così nacque Ma Bell. [...] L’idea nasce da lontano, da un piccolo gruppo di patiti per l’elettronica tra i quali Leonard Bosack e Sandra Lerner, marito e moglie, professori alla Stanford University, che nel 1984 ipotecarono la loro villetta per realizzare un prototipo nel loro garage, un router per far comunicare i computer tra loro in un network. Invece di forzare i produttori di pc a parlare la stessa lingua, il router dei professori Bosack e Lerner permetteva di interpretare velocemente quello che prima era un vero e proprio balbettio. Dopo aver trascorso alcuni anni all’Ibm, il giovane Chambers passò ai Wang Laboratories, dove come responsabile delle vendite licenziò migliaia di dipendenti e si costruì una fama di tagliatore di teste. Nel ’91 venne chiamato alla Cisco e allora furono in molti a non fidarsi. Qualcuno tirò fuori perfino la storia della dislessia a causa della quale Chambers legge con difficoltà. Ma tutti furono impressionati dalla sua memoria di ferro. E dalla forza del suo messaggio: ”Noi seguiamo ovunque i nostri clienti, sono loro a indicarci le aziende che dobbiamo comprare e quali tecnologie vogliono”. Risultato: una valanga di acquisizioni (più di 40 in sei anni), tutte condotte secondo un semplice principio: ”Mai penalizzare la società comprata, perché noi rileviamo ingegneri e tecnici e quindi la prossima generazione di prodotti”. Via via sono state incorporate le migliori società sulla piazza. [...] La storia di Chambers può essere in fondo letta come la storia del tentativo di spodestare Gates dal suo trono. Persona schiva e gelosa della propria privacy, tanto da snobbare un incontro con Bill Clinton perché doveva festeggiare il compleanno della figlia Lindsay, Chambers ha tolto a Gates non solo il posto in classifica, ma anche la palma di evangelizzatore della Nuova economia. Pur finanziando abbondantemente anche i democratici, il suo cuore batte repubblicano [...]» (Alessandro Cardini, ”L’Espresso” 13/4/2000).