Varie, 16 agosto 2004
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AngelopoulosDaskalaki Gianna
• Heraklion (Grecia) 12 dicembre 1955. La donna che portò ad Atene le Olimpiadi 2004 • «Una tigre sulla strada olimpica di Roma, un’eroina spietata, con un ricchissimo e paziente marito alle spalle, il signor Angelopoulos: armatore, naturalmente. Chiese carta bianca e la ottenne. Riportò l’Olimpiade in patria. Poi, dopo il trionfo, disse: ”Cari greci, ora sbrigatevela da soli”. E scomparve per quattro anni, fino a quando, in pieno rischio di naufragio, andarono a pregarla in ginocchio: ”Gianna, se non torni tu, facciamo l’Olimpiade del disastro”. E la Kyria, con carta bianchissima, si degnò di salvare la patria. La sua Olimpiade è decollata» (Candido Cannavò, ”La Gazzetta dello Sport” 14/8/2004). «La Thatcher dei cinque cerchi [...] Conservatrice, vicino al partito di destra ”Nuova Democrazia”, moglie dell’armatore Theodoros Angelopoulos, ama il blu e Chanel, dorme quattro ore per notte. Avvocato, studi a Harvard, nell’America dell’upper class, ha uno studio legale a Londra e amicizie potenti. La sua determinazione ha portato la Grecia in vetta al mondo: chi pensava che Atene non fosse pronta, ha dovuto ricredersi. Impianti avveniristici per lo sport del futuro nella culla dell’antichità: è ciò che la Angelopoulos lascerà in eredità al paese. [...]» (Daniela Cotto, ”La Stampa” 23/8/2004).