13 agosto 2004
Tags : Nancy. Sinatra
Sinatra Nancy
• Nata a Jersey City (Stati Uniti) l’8 giugno 1940. Cantante. Attrice. Figlia di Frank. «Con i suoi capelli ossigenati e la predilezione a posare il più svestita possibile facendo smorfie è stata, sotto molti aspetti, una Madonna ante litteram, cosa che riconosce la stessa cantante italoamericana: ”Nancy Sinatra ha avuto una grande influenza su di me. Volevo mettermi anch’io gli stivaloni e camminare in testa a tutti”. Anche se il suo successo inizialmente lo dovette al cognome - solo chiamarsi Kennedy aveva più valore che chiamarsi Sinatra in America - Nancy scalò le classifiche americane dei singoli 22 volte. E divenne una diva del grande schermo al fianco di Peter Fonda e Elvis Presley. Poi l’addio alle scene, la scelta di pensare alla famiglia e alle sue due figlie e un lungo ”autoesilio” che terminò nel 1995, quando l’uscita dell’album One More Time fu salutato da un servizio senza veli su ”Playboy” [...] ”Ho frequentato le scuole pubbliche, dove non era insolito avere un padre che stava sempre in giro, perciò non mi sentivo tanto diversa dagli altri bambini. [...] Elvis Presley. Era tutto quello che uno si immagina che fosse: bastava il suo calore a farti sciogliere il cuore. una delle uniche tre persone, tra quelle che ho conosciuto, ad avere una vera e propria aura intorno a sé. Una era mio padre, gli altri erano Marilyn Monroe e Elvis Presley. Stando vicino a loro potevi sentire la loro presenza anche senza toccarli. Era una sensazione particolare, molto strana. Una delle cose che veniva fuori da tutte le interviste di Elvis era la sua impeccabile educazione. Era anche un pochino stravagante e frivolo. Sì, frivolo è la parola giusta! [...] Quando lo incontrai per la prima volta, ero talmente giovane e nervosa che mi resi un po’ ridicola. Era il 1959, e dopo, quando girammo A tutto gas, mi innamorai perdutamente di lui. Non potevamo farci niente, perché lui era sposato e Priscilla stava per partorire Lisa Marie, ma Dio mio, era elettrizzante, e credo che facesse quell’effetto a ogni donna. Forse anche a qualche uomo, non lo so!” [...]» (Stuart Clark, ”la Repubblica” 13/8/2004).