Emilia Costantini, ཿCorriere della Sera 12/8/2004;, 12 agosto 2004
Gigi Proietti, prossimamente in tv nei panni di un barbone per la fiction ”Veterinario”, dice che ne ha conosciuto qualcuno quando con la legge Basaglia molti malati di mente, chiusi i manicomi, finirono per strada: «Ricordo che quando recitavo al Teatro Tenda di piazza Mancini a Roma, una di loro era diventata nostra habitué: una donna eccezionale, ridotta piuttosto male, ma da giovane doveva essere stata bellissima
Gigi Proietti, prossimamente in tv nei panni di un barbone per la fiction ”Veterinario”, dice che ne ha conosciuto qualcuno quando con la legge Basaglia molti malati di mente, chiusi i manicomi, finirono per strada: «Ricordo che quando recitavo al Teatro Tenda di piazza Mancini a Roma, una di loro era diventata nostra habitué: una donna eccezionale, ridotta piuttosto male, ma da giovane doveva essere stata bellissima. Avevamo fatto amicizia e mi regalò una raccolta di sue poesie, straordinarie. Una sera, il teatro aveva ospitato una compagnia di giapponesi per uno spettacolo di Kabuki: lei si intrufolò in sala, riuscì a salire in palcoscenico e, mentre i giapponesi si prodigavano nei loro astrusi rituali, lei cominciò a cantare "Volare". Fu un’ovazione generale».