Filippo Ceccarelli, ཿLa Stampa 11/8/2004, pagina 19., 11 agosto 2004
Palmiro Togliatti, soprannominato, nell’immediato dopoguerra, "il Cavour delle pizzerie". Secondo Vittorio Gorresio si nutriva di filetti di baccalà accompagnati con il vinaccio dei Castelli: "Quello pesante che sembra abbia sedimenti di gesso"
Palmiro Togliatti, soprannominato, nell’immediato dopoguerra, "il Cavour delle pizzerie". Secondo Vittorio Gorresio si nutriva di filetti di baccalà accompagnati con il vinaccio dei Castelli: "Quello pesante che sembra abbia sedimenti di gesso". In seguito Armandino Rosati, il partigiano romano che gli faceva da guardia del corpo, al ristorante, rivolgendosi direttamente al cameriere, pretendeva che Togliatti mangiasse ogni giorno un piatto di cervello "perché doveva pensare per tutti noi".