Roberto Cotroneo, "l’Unità" 10/8/2004 pagina 10; Alberto Arbasino, "la Repubblica" 10/8/2004 pagina 1, 10 agosto 2004
Elsa de’ Giorgi, divenuta famosa col cinema dei telefoni bianchi negli anni Trenta, nel dopoguerra fu l’animatrice di un importante circolo culturale, pubblicò libri per Einaudi, recitò a teatro con Visconti: pare che bevesse solo champagne e, non trovandolo nelle trattoriole frequentate dai suoi amici intellettuali, se ne portasse sempre una bottiglia da casa (secondo un pettegolezzo che ebbe un certo seguito, metteva sotto il tavolo un "baby" di champagne conservato ghiacciato in oscure cavità corporali)
Elsa de’ Giorgi, divenuta famosa col cinema dei telefoni bianchi negli anni Trenta, nel dopoguerra fu l’animatrice di un importante circolo culturale, pubblicò libri per Einaudi, recitò a teatro con Visconti: pare che bevesse solo champagne e, non trovandolo nelle trattoriole frequentate dai suoi amici intellettuali, se ne portasse sempre una bottiglia da casa (secondo un pettegolezzo che ebbe un certo seguito, metteva sotto il tavolo un "baby" di champagne conservato ghiacciato in oscure cavità corporali)