Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2004  agosto 10 Martedì calendario

Wray Fay

• (Vina Fay Wray) Cardston (Canada) 15 settembre 1907, New York (Stati Uniti) 10 agosto 2004. Attrice. Ha legato il suo nome al film King Kong diretto nel 1933 da Merian, Cooper e Schoedsack. Era lei la ragazza bionda di cui si innamorava il gigantesco gorilla che la rapiva e la trascinava in cima all’Empire State Building. Tra i suoi film, La pericolosa partita, La maschera di cera e Viva Villa (’la Repubblica” 10/8/2004). «Era entrata nel mondo del cinema in giovanissima età e a soli 18 anni, era stata scelta da Erich von Stroheim per il personaggio della bella Mitzi in Sinfonia nuziale (1926), aveva non solo un curriculum cinematografico di tutto rispetto, ma anche un suo stile personale di recitazione, una sorta di spontaneità che ne faceva, o ne avrebbe potuto fare in una Hollywood meno legata ai canoni produttivi, più libera dai condizionamenti commerciali e morali, un’attrice un po’ diversa dalle altre. Purtroppo la sua carriera seguì una parabola discendente, e la sua fama, per quelli che ancora la ricordano, è legata quasi esclusivamente al personaggio di Ann Darrow, la bella ragazza di cui si invaghisce il leggendario scimmione dell’Isola del Teschio, nel primo, intramontabile King Kong diretto da Ernest B. Schoedsack e Merian C. Cooper nel 1933. lei, con la sua bellezza al tempo stesso angelica e sensuale, quasi immacolata nel suo vestito leggero, bianco, svolazzante, a impersonare il mito stesso de ”la bella e la bestia”; lei a fare innamorare di sé l’immenso e mostruoso Kong, a trasformarlo in animale sensibile e affettuoso. Lei infine ad essere rapita da Kong, fuggito dal teatro in cui era stato costretto ad esibirsi a New York, e portata fino in cima all’Empire State Building. Una ragazza moderna, spregiudicata e indipendente (diversa in parte dagli altri personaggi femminili interpretata dalla Wray in quegli anni) che doveva vedersela con un mostro preistorico. Il passato e il presente, il mondo selvaggio e la civiltà, messi a confronto attraverso un amore impossibile. Se questa è Ann, eroina di un film di fanstascienza, la Mitzi di Sinfonia nuziale, sbarazzina, falsa ingenua nei suoi diciotto anni, di cui si invaghisce il principe Nicky von Wilderliebe-Rauffenburg, rampollo di una famiglia austriaca di antica nobiltà ma squattrinata, è ancor più provocante. La sua apparizione nell’ampia sequenza della solenne cerimonia del Corpus Domini nella Cattedrale di Santo Stefano a Vienna, è indimenticabile. La sua bellezza verginale, la sua giovinezza e la sua semplicità colpiscono il principe. E questo incontro fatale sarà l’inizio di una storia che travolgerà l’uno e l’altra sullo sfondo di una società osservata da Stroheim con uno sguardo cinico e pessimista» (Gianni Rondolino, ”La Stampa” 11/8/2004).