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 2004  agosto 09 Lunedì calendario

ALLMAN Gregg Nashville (Stati Uniti) 8 dicembre 1947. Cantante. Leader degli Allman Brothers (blues)

ALLMAN Gregg Nashville (Stati Uniti) 8 dicembre 1947. Cantante. Leader degli Allman Brothers (blues). «Uno spiritoso divulgatore di piccole saggezze [...] alla domanda su Cher, sua ex moglie, risponde: ”Ero impazzito per lei, come fosse una droga, e adesso ci sentiamo, ogni tanto, beh, quasi mai. La sua musica adesso? Ci vuole pazienza [...] Il blues è come una droga. La prima che prendi magari non sarà un granché e tu non ci capisci niente, ma non te la scordi più [...] la mia definizione del blues? Eccola: accidenti al blues, mi ha impedito di coronare il sogno della mia vita di adolescente [...] Fare il dentista”» (Enrico Sisti, ”la Repubblica” 9/8/2004) • «[...] ”southern rock”, il rock sudista, quello nato nella parte sud degli Stati Uniti, imbevuto di blues e di boogie, animato dal sacro fuoco dell’improvvisazione e carico, al tempo stesso, di straordinaria melodia. Il suo nome è Gregg Allman e lui, con il fratello Duane, alla fine degli anni Sessanta mise in piedi la Allman Brothers Band. Negli anni Settanta la Allman Brothers Band diventò una delle più grandi formazioni della scena rock americana, in grado di offrire show ad altissimo potenziale, con straordinarie improvvisazioni che sorprendevano e appassionavano il pubblico. Nel 1971 Duane, all’apice di un successo che lo aveva messo al fianco di Hendrix e di Clapton nell’olimpo dei chitarristi rock, morì in un incidente stradale, ma Gregg, assieme a Dickey Betts, Butch Trucks, Berry Oakley, Chuck Leavell e molti altri, continuò a tenere alto il n’me della famiglia, con dischi e concerti. Allman è l´autore di brani passati alla storia del rock, come Midnight rider, Whippin’ post, Ain’t wastin’ time no more, diventate dei classici rieseguiti da centinaia di artisti. E ancora oggi, anche come solista, offre al pubblico una versione del rock, venata di blues e di soul, che dal vivo ha pochi paragoni. [...] Ho avuto la fortuna di suonare con alcuni musicisti straordinari, tutti quelli che hanno fatto parte negli anni degli Allman Brothers Band mi hanno dato affetto, intelligenza, idee. E poi, all’inizio ho avuto anche la fortuna di lavorare con mio fratello. Duane era un grande, tra noi non c’era alcuna rivalità, eravamo davvero due fratelli. Aveva un talento incredibile, amava davvero suonare la chitarra e lo faceva come nessun altro. E io fui molto fiero quando Eric Clapton lo chiamò per formare Derek and The Dominoes. ”Layla’ resta ancora uno straordinario capolavoro [...] Quando avevo venti anni pensavo che il mondo fosse sull’orlo di una rivoluzione, che le cose sarebbero cambiate in meglio, che si potesse vivere in una maniera diversa. Oggi so che la mia generazione, invece, ha commesso molti errori, che ha perso delle grandi occasioni, che il mondo non è cambiato come pensavamo che dovesse. Ma anche che abbiamo contribuito ad alcuni cambiamenti epocali [...] Se potessi tornare indietro l’unica cosa che non farei più sarebbe consumare droga o alcol [...]”» (Ernesto Assante, ”la Repubblica” 30/6/2007).