Varie, 8 agosto 2004
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Zewail Ahmed
• Damanhour (Egitto) 26 febbraio 1946. Premio Nobel per la Chimica 1999. «Ha inventato la macchina fotografica più veloce del mondo, capace di riprendere gli attimi infinitesimali (i femtosecondi) nei quali avvengono le reazioni molecolari. E questo gli è valso il Nobel. Dirige il prestigioso laboratorio di scienze molecolari del California institute of technology [...] non era mia intenzione lasciare l’Egitto. Mi sono laureato in scienze ad Alessandria e siccome ero il primo del mio corso (ride per dissipare l’impressione di immodestia) mi offrirono subito un posto di assistente, con la prospettiva di diventare professore. Sono andato via per studiare in una buona università straniera, ma volevo tornare a insegnare nel mio paese [...] Negli Stati Uniti mi hanno dato subito incarichi di responsabilità, un gruppo di lavoro, finanziamenti, la cattedra in un’università famosa come il California institute of technology (Caltech): difficile rinunciare a tutto questo» (Laura Bardare, ”Panorama” 20/1/2000).