L’Indipendente 1/08/2004, 1 agosto 2004
1925: de coubertin lascia Il congresso del Cio svoltosi a Praga nel 1925 elesse alla presidenza il conte belga Henri de Baillet-Latour, dopo trent’anni in cui de Coubertin aveva lasciato solo brevi parentesi a Vikelas, durante i prini giochi di Atene, e Godefroy de Blonay, durante la prima guerra mondiale
1925: de coubertin lascia Il congresso del Cio svoltosi a Praga nel 1925 elesse alla presidenza il conte belga Henri de Baillet-Latour, dopo trent’anni in cui de Coubertin aveva lasciato solo brevi parentesi a Vikelas, durante i prini giochi di Atene, e Godefroy de Blonay, durante la prima guerra mondiale. Lo sport, che aveva fatto passi da gigante insieme ai giochi, per il barone si era confermato «appannaggio di tutte le razze. Non è passato neanche tanto tempo da quando gli asiatici venivano dichiarati esclusi ”per la loro natura”. L’anno passato a Ginevra uno degli alti funzionari giapponesi della Società delle Nazioni mi diceva: ”Non si può immaginare fino a che punto la rinascita delle Olimpiadi abbia trasformato il mio Paese. Da quando partecipiamo ai giochi, la nostra gioventù è totalmente rinnovata”. (...) E allora, vi prego di credermi, che importanza volete che io attribuisca alle meschine miopie che danno vita ai pronostici più pessimistici e malauguranti? A ogni Olimpiade, ho letto che sarebbe stata l’ultima perché... Ebbene! Perché il cronista (bisogna vedere le cose come sono) è stato male alloggiato, o perché nei ristoranti lo hanno imbrogliato, o perché le installazioni telegrafiche o telefoniche non hanno funzionato come di dovere. In fede mia, è abbastanza umano tutto ciò. Così, gli organizzatori dovrebbero preoccuparsi di più di questi tre punti. Solo che i loro rapporti con i destini ultimi dell’olimpismo sono così distanti e indiretti! L’olimpismo resta solido sulle sue fondamenta di fronte a vasti orizzonti. Ecco perché la fiaccola spenta in un posto si riaccenderà in un altro: il vento del momento basterà a far correre la sua fiamma attorno al globo». Il 2 settembre 1937, mentre passeggiava lungo i viali del parco Lagrange, a Ginevra, Pierre de Coubertin morì per un attacco cardiaco. Aveva 74 anni. Mercoledì 11 agosto, con i primi incontri di calcio, inizierà la 28ª edizione delle Olimpiadi, che verrà inaugurata ufficialmente venerdì 13. A Atene, dove tutto era (ri)cominciato. massimo perrone Le frasi di Pierre de Coubertin di questo articolo sono tratte dalle sue "Memorie olimpiche"